L'arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Triesteè previsto per le ore 10.00 di questa mattina (mercoledì 26 ottobre). Qui si terrà un breve incontro con il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, la governatrice del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza per rendere omaggio alla città e festeggiare il 52/o anniversario del ritorno della città alla Repubblica Italiana, avvenuto il 25 ottobre 1954.

Dopo aver assistito a un solenne alzabandiera in pizza Unità d'Italia, il Presidente proseguirà in direzione di Gorizia dove lo attende il Capo dello Stato sloveno Borut Pahor.

Si tratta di un incontro commemorativo in occasione del centenario dalla sanguinosa Battaglia dell'Isonzo che ha visto scontrarsi l'esercito del Regno d'Italia e i soldati astroungarici. Il Presidente deporrà insieme a Pahor due corone di fiori al Monumento dei Caduti e al Lapidario che riporta i nomi dei deportati goriziani. Prevista per le 11.20 una cerimonia presso il teatro Verdi dove interverranno il sindaco Ettore Romoli, invitato al Quirinale da Mattarella per la ricorrenza, il presidente della Regione Serracchiani, il professor Georg Meyr, coordinatore del corso di laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche presso l'Università degli Studi di Trieste, ed infine i Presidenti Mattarella e Pahor.

La commemorazione terminerà al parco comunale di Doberdò del Lago, dove verrà deposta un'altra corona al recente monumento "In memoria dei soldati sloveni sul fronte dell'Isonzo 1915-1917".

Le battaglie dell'Isonzo

Le battaglie dell'Isonzo furono dodici battaglie della prima guerra mondiale, tenutesi nei pressi del fiume Isonzo da cui prendono il nome.

La prima iniziò il 23 giugno del 1915 e l'ultima, conosciuta come la battaglia di Caporetto, si concluse il 7 novembre 1917. La commemorazione odierna si svolgerà a centoanni dalla Nona Battaglia dell'Isonzo, combattuta nel 1916 dal 31 ottobre al 4 novembre, che vide come comandante dell'esercito italiano Luigi Cadorna. In questa occasione i soldati italiani recuperarono qualche chilometro, a seguito dell'arretramento delle truppe austro-ungariche nel corso dell'ottava battaglia. Le perdite totali nel corso della guerra furono di 560milauomini per l'Italia e 395 mila per l'Impero austro-ungarico.