Sembra essere un Terremoto senza fine, quello che sta continuando a colpire alcune regioni del centro Italia. Nelle ultime 48 ore due scosse di terremoto hanno colpito il Lazio l'Umbria, non distanti dai centri maggiormente colpiti dal drammatico sisma dello scorso 24 agosto provocò quasi 300 vittime.

Due scosse di magnitudo 3.6 e 3.4 nella stessa area tra il 3 e il 4 ottobre

L'ultima scossa è stata registrata nel primo pomeriggio di oggi, alle 14:41 per l'esattezza, con epicentro a Norcia, in provincia di Perugia. L'evento sismico è stato piuttosto superficiale, con intensità 3.6 di magnitudo.

L'ipocentro infatti è stato localizzato a circa 9,1 chilometri di profondità.

Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, alle ore 1:46, un'altra scossa di magnitudo 3.4 era stata registrata a Norcia, con epicentro localizzato a qualche chilometro di distanza rispetto a quella odierna.

L'area è quella del cratere del terremoto del 24 agosto. Anche questa scossa è superficiale, individuata a circa 9,4 chilometri di profondità. L’epicentro dista circa 6 chilometri da Arquata e a 11 chilometri da Accumoli.

Due precedenti eventi tellurici erano stati registrati poco prima. All'1 circa, una scossa di magnitudo 2.5, e alle ore 23:25 una scossa di magnitudo 2.7 erano state rilevate dai sismografi sempre nella stessa area.

Scosse sismiche minori: ben 13 in poco più di 12 ore

Nell'intervallo di tempo intercorso tra la scossa del 3 ottobre e quella di questo pomeriggio, sono stati registrati 13 fenomeni sismici minori localizzati nel centro Italia, non distanti dalle aree maggiormente interessate dal terremoto del 24 ottobre.

Fortunatamente queste scosse sono state di intensità basa e medio-bassa, pertanto non sono stati segnalati danni a cose o persone.

Resta comunque alta la preoccupazione per la frequenza con cui si verificano questi eventi sismici e questo pone degli interrogativi in vista della ricostruzione dei Comuni terremotati.

Proprio oggi Papa Francesco ha visitato le zone terremotate, tra le quali San Pellegrino di Norcia.