Il suo cuore ha cessato di battere all’improvviso. Massimiliano Delogu, il giovane di Illoraidi 17 anni trovato senza vita nel suo letto la scorsa mattina dalla sorella, è morto per una malformazione cardiaca. “Una malattia congenita che aveva da tempo”, assicurano i medici. Di conseguenza il suo decesso non è assolutamente collegato all’operazione d’appendicite che era stata effettuata diversi giorni prima in un reparto dell’ospedale San Francesco di Nuoro. L’intervento era ben riuscito infatti e - come hanno dichiarato dall’ospedale – la morte del povero giovane è stata una tragica fatalità.

Ogni dubbio sulle cause del decesso è stato allontanato dall’autopsia effettuata dal medico legale che, su disposizione del pubblico ministero che si occupa del caso, era stato incaricato di eseguire tutti i controlli sul corpo del giovane. I familiari del ragazzo, ancora increduli, hanno ringraziato tutti i medici del nosocomio nuorese per la loro grande professionalità.

I dubbi iniziali

Dopo la scoperta della morte del povero ragazzo la Procura della Repubblica aveva aperto un fascicolo anche perché il giovane da poco era stato dimesso dall’ospedale e non sembrava in cattive condizioni di salute. Purtroppo però nessuno era a conoscenza di una sorta di malformazione cardiaca che gli è stata fatale.

Il giovane, tra l’altro, dopo l’intervento era anche ritornato all’ospedale San Francesco perché la ferita perdeva sangue e non sembrava suturarsi bene. I medici, dopo averlo controllato e medicato, l’avevano comunque rimandato a casa perché si trattava di un fatto abbastanza normale e non c’era da preoccuparsi.

Massimiliano Delogu aveva fatto rientro nella sua abitazione, rassicurato dai sanitari che l’avevano appena controllato.

Purtroppo però il suo cuore non ce l’ha fatta e ha smesso di battere mentre dormiva nel suo letto. “Non aveva mai avuto problemi – assicurano ancora scossi i familiari – era un ragazzo forte con una grande forza di volontà. La sua passione era anche la campagna dove spesso e volentieri aiutava il padre quando non era impegnato negli studi.

Adorava la scuola”.

I funerali

Una folla immensa ha partecipato ai funerali che si sono svolti ieri pomeriggio, martedì, nella chiesa di San Gavino, a Illorai. L’omelia di don Mario Curzu, parroco di Bono e amministratore della parrocchia di Illorai, è stata toccante: “Mi rivolgo soprattutto ai genitori e ai familiari più stretti – ha sussurrato il sacerdote – soltanto la fede ci aiuterà a superare questa tragedia che porterà luce e speranza nei vostri cuori”.