Per l'omicidio di Elena Ceste, è stato condannato il marito a 30 anni di carcere con il rito abbreviato. Nonostante questo, ci sono ancora delle ombre sul caso che la difesa negli ultimi giorni cerca di dissipare. Prima di tutto ci sono degli elementi che il medico legale ha annotato durante l'autopsia, che fornirebbero una diversa chiave di lettura degli avvenimenti. Tali informazioni non sono state prese in esame durante il processo. Inizialmente la difesa aveva richiesto la riesumazione del cadavere di Elena Ceste, per approfondire le indagini con un altro esame autoptico, ma poi la domanda è stata respinta.
L'avvocato di Michele Buoninconti ha nominato un perito che non ha avuto bisogno del cadavere per effettuare un esame, gli sono bastate le foto scattate dal medico legale.
Elena Ceste morta per una caduta accidentale
La difesa parla di morte accidentale per una caduta della stessa Elena Ceste, che in preda ad una trance emotiva avrebbe camminato lungo il fiume scivolandovi dentro. Lorenzo Varetto, è il perito che ha osservato le foto, dichiarando che la frattura del coccige avvalorerà la tesi della caduta accidentale. Dunque la Ceste non sarebbe stata uccisa in casa dal marito, ma si sarebbe allontanata volontariamente da casa per poi cadere nel Rio Mersa. La morte sarebbe avvenuta in seguito per colpa del freddo.
Nessun perito per il marito di Elena Ceste
Uno dei dettagli su cui punta la difesa, è che quando il corpo della moglie di Buoninconti fu ritrovato, e venne disposta l'autopsia, non fu nominato alcun perito che prendesse parte alla stessa per conto dell'accusato. La mancanza di un'analisi della controparte ha impedito di poter fornire una seconda ricostruzione della vicenda.
Per quanto la scienza medica sostenga che tra i due esami autoptici quello sul corpo rimane più affidabile rispetto a ciò che dicono le fotografie, la mancanza della perizia da parte della difesa è stata una grossa mancanza, che rimanda ancora la fine del caso Elena Ceste. Si attendono sviluppi della vicenda nei prossimi giorni.