È l'8 gennaio del 1956 quando Fidel Castro libera Cuba da Fulgencio Batista, legato alla Mafia italo-americana e a Lucky Luciano, che il 1 gennaio del 1959 'fugge' con 100 mln di dollari e si rifugia con pochi seguaci nella Repubblica Dominicana. Nello stesso anno Fidel arriva per la prima volta in USA: 'La rivoluzione è umanista', con la promessa di convocare libere elezioni e di difendere la proprietà privata, ma i rapporti tra i due Stati non durano. All'Avana sono in atto i processi che comportano la condanna a morte dei sostenitori del regime di Batista per crimini di guerra.

La rottura con il 'Che'

Raul e Ernesto Guevara sono per la via socialista; Cienfuegos, Marin e Matos per il ritorno alla Costituzione del '40 e libere elezioni. Un passo importante arriva con l'accordo commerciale di Anastas Mikojan, primo ministro sovietico, comportando la rottura delle relazioni con Washington. Così tra il 1963-64 Castro sottoscrive l'alleanza con l'Urss e il Patto di Varsavia con l'obiettivo di inserire cuba nell'accattivante scacchiera dei paesi socialisti, atto che però causerà la rottura il Che, il quale aveva sempre ritenuto che lo Stato fosse per il terzo mondo una potenza imperialista pari agli Usa.)

La Zafra e i rapporti con l'Urss

Il progetto di Castro è il superamento delle catene della monocultura dello zucchero e sotto la guida di Breznev, successore di Krusciov, avvia la 'zafra', ovvero la raccolta della canna da zucchero dei 10 mln di t, alla quale non si arriverà mai, ma fino al 1980 Cuba riuscirà a scambiare il suo prodotto con altri, e l'Urss effettuerà importanti investimenti per difendere la priorità acquisita con Cuba, così vicina agli Usa.

Anni importanti per strutture ospedalieri e scolastiche, con l'obiettivo dell'alfabetizzazione di tutta la popolazione. L'Isola però deve fare i conti con la continua censura in cui cadono anche letterati e intellettuali come Heberto Padilla, condannato per alcuni versi poetici e costretto ad abiurarli.

L'esodo del Mariel, aprile 1980

Il culmine dei malumori viene raggiunto con 'gli anni sovietici' nella metà degli anni '80 con 'L'esodo del Mariel': tra il 15 aprile e il 31 ottobre in tanti partirono per gli Usa forti di un patto del presidente Carter - con la richiesta di diritto di asilo nell'ambasciata peruviana. La perestrojka in Urss troverà molti sostenitori tra i cubani - anche Raul - mentre Castro seguirà Gorbaciov -.

I riflessi negativi si vedranno nel 'Periodo Especial', quando nel 1990 Mosca ridurrà le risorse economiche da tempo riversate a Cuba facendo crollare l'economia. Favorire il turismo, consentire l'uso dei dollari, rimettere gli esuli è l'unica via di uscita dalla crisi, malo scotto da pagare è una società sempre più divisa in due spicchi: chi lavora con il turismo si arricchisce, mentre medici, insegnanti e le altre categorie di lavoratori vivono in povertà, spesso costretti a lasciare lo Stato. È il periodo dei 'Balseros', imbarcazioni di fortuna, con cui 30mila cubani cercano una nuova vita in Florida. Solo nel 1998, la Cuba di Castro, riuscirà a trovare un valido sostituto dell'Urss nello stato del Venezuela al momento sotto la guida Chavez.

Il governo attuale di Raul

Al giorno d'oggi, con il governo del fratello Raul, i funzionari civili di Castro sono stati sostituiti con militari da lui formati, lo stesso cresciuto come Capo delle Forze armate di Cuba; ha concesso inoltre il passaporto estero, con il quale è possibile uscire da Cuba, non permesso durante il governo di Castro; la costituzione di attività commerciali private. Libertà sancite nel 2014 Cuba e Usa. Sono numerosi i cittadini esuli che hanno dichiarato di rientrare nell'Isola 'se ci sarà la libertà'. Ultimo saluto del presidente cubano Fidel nel giugno 2016: 'Fra poco avrò 90 anni, e sarò come tutti gli altri. [...] arriva il turno di tutti, ma le idee dei comunisti cubani resteranno'. Sono onorato di essere ascoltato'. Continuate a seguirci, cliccando su 'Segui' in alto alla vostra sinistra.