Stavolta non sarebbe stato un terremoto a causare danni in Giappone. La parte di una strada a 5 corsie, a Fukuoka, ha improvvisamente ceduto. Il crollo ha provocato la formazione di un gigantesco baratro, di dimensioni simili a quelle di una piscina olimpionica. Tanta paura nella grande città nipponica. Nessuno è rimasto ferito ma gli abitanti di vari quartieri hanno dovuto fare i conti con un grave blackout.

Risveglio agitato per gli abitanti di Fukuoka

Poteva accadere una tragedia, invece nessuno è rimasto ferito a Fukuoka, in Giappone, dove una strada è crollata all'improvviso.

Non si esclude nessuna ipotesi ma, secondo gli investigatori, è probabile che l'evento sia stato dovuto ai lavori per la realizzazione della metropolitana. 2 anni fa, sempre a Fukuoka, è avvenuto un episodio analogo, anche se la voragine formatasi dopo il crollo era più piccola. Anche allora il crollo si verificò in una zona vicina a un cantiere per la costruzione del metrò. Risveglio agitato, quello di ieri, 7 novembre 2016, per gli abitanti di Fukuoka. Le foto di quella voragine, creatasi dopo il cedimento di una parte della strada, hanno subito fatto il giro del mondo.

Fughe di gas e blackout elettrici

Secondo Kyodo News, il crollo della strada si è verificato verso le 5 del mattino ma non ha provocato vittime e feriti.

Ci sono stati, però, fughe di gas e blackout elettrici. Molte persone sono state evacuate dalle loro abitazioni per ovvie ragioni precauzionali. Alcuni abitanti di Fukuoka hanno riferito di aver sentito un forte rumore prima del cedimento della strada. Quel buco enorme al centro della strada ha sconvolto tante persone. Un 48enne che lavora nelle vicinanze ha affermato di essere stato obbligato dalla Polizia a tornare ad uscire subito dal palazzo e tornare casa.

Sembra che il blackout successivo al crollo abbia interessato 800 famiglie, anche se solamente 170 case sono rimaste senza elettricità per oltre 4 ore. Il sindaco di Fukuoka, Soichiro Takashima, ha definito 'inaudito' l'incidente, sottolineando che si farà il possibile per ripristinare in tempi brevi le infrastrutture importanti.