Il 4 novembre 2016 la trasmissione Report extra intitola la sua trasmissione così: “l’Inps e il conflitto di interessi con il suo direttore”. Massimo Cioffi, scelto dal Presidente dell’Inps Tito Boeri sotto la segnalazione del Ministro Poletti era stato scelto per fare alcune riforme e far funzionare meglio Inps che gestisce 20 milioni di pensionati e 23 milioni di lavoratori e aziende che versano i contributi.

Ma vediamo cosa è successo nello specifico

La trasmissione di Report intervista Tito Boeri, chiedendogli se era al corrente della situazione che al suo direttore generale, Massimo Cioffi è sotto inchiesta da parte della Guardia di Finanza per non aver versato 40 milioni di euro all’Inps relativi a prepensionamenti e incentivazioni all’esodo.

Boeri rimane sbalordito dalla notizia affermando davanti la telecamera: ”non lo sapevo e questa è stata una delle ragioni di maggior disappunto tra di noi, perché lui lo sapeva e non mi aveva informato”.

Cioffi è stato direttore del personale dell'Enel dal 2006 al 2014, dove è stato indagato da un’inchiesta da parte della Procura di Nocera per abuso d’ufficio. Durante l’inchiesta viene anche a conoscenza dei 40 milioni non versati all’Inps. Cioffi davanti alle telecamere di Report afferma: “è vero non avevo detto nulla a Boeri dell’inchiesta”. Perché non ha detto nulla nonostante l’ovvio conflitto?

“Vuole che dica ho sbagliato, può darsi che io abbia sbagliato, io sono stato nominato il 27 di febbraio del 2015 il 5 di marzo l’Inps va in Enel, probabilmente sussegue la situazione che già conoscevo, ma per me era chiusa.

Ma l’Ispezione Inps non si era mai chiusa a sentire il direttore della vigilanza Fabio Vitale. Vediamo cosa dice Vitale dinanzi le telecamere:

Quando si interrompe l’attività ispettiva?

“Mai”.

Quando Cioffi diventa direttore generale dell’Inps l’ispezione è in corso?

“Si”.

Lei è andato da Cioffi a dirglielo?

“Certo, guarda abbiamo in piedi tutto questo ventaglio di attività che riguardano anche l'Enel.”

L’indagine della Procura di Nocera Inferiore riguarda l’erogazione indebita di contributi per più di 700 milioni.

La giornalista davanti la telecamera chiede a Cioffi: ma lei è indagato?

“Immagino di sì, non ne ho la certezza l’ho letto sui giornali, ma credo di sì”.

Noi di Report siamo andati a chiederlo e la procura ci ha informato che Cioffi è indagato dal marzo 2016. Cioffi secondo lei c’è conflitto tra l’indagine e il ruolo che ricopre?

“Ci può essere un potenziale conflitto di interessi”

Ci può essere o c’è?

“Il conflitto di interessi intanto non è un reato ma è un conflitto di interessi”.

Lei adesso fa il direttore generale di un istituto a cui lei non ha versato 40 milioni, lei lo vede il conflitto?

“Lei lo vede io no, siccome al momento non devo prendere nessuna decisione non vedo nessun conflitto di interessi”.

Ma pochi giorni dopo Cioffi la decisione l’ha dovuta prendere, si è dovuto dimettere, dopo le sue dimissioni ha rilasciato una breve intervista all'Adnkronos, dove afferma che: "il rapporto con il presidente Tito Boeri si era irrimediabilmente deteriorato, rischiando di nuocere gravemente all’istituto, siccome non voglio questo ho preferito farmi da parte”