Questa volta il femminicidio è accaduto in Sardegna, più precisamente al nord dell'isola, nella provincia di Sassari. Un uomo di 69 anni ha ucciso la moglie di 64, in maniera atroce.
La ha arsa viva, dopo una lite furibonda
La tragedia si è consumata intorno alle ore 21, l'uomo, Nicola Amadu, pensionato, ha avuto un acceso diverbio con la moglie Anna Doppiu. La discussione è poi sfociata in una violenta lite e l'uomo ha iniziato a colpire la donna con calci e pugni, fino a lasciarla tramortita sul pavimento di casa.
A quel punto, non contento, è andato in cantina, ha preso una tanica di benzina da 5 litri, l'ha cosparsa sul corpo della donna, ed ha appiccato il fuoco.
Un gesto di una crudeltà infinita, che ha portato ad una tragedia che ha del grottesco.
L'allarme era scattato dopo una telefonata di una delle tre figlie che aveva chiamato la Polizia ed i Carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto.
Ad avvertire la figlia era stato proprio il padre, che con freddezza ha raccontato l'accaduto alla donna, incredula e allo stesso tempo pronta ad avvisare le forze dell'ordine.
Dopo una notte di interrogatorio, in mattinata Amadu ha confessato, ammettendo di essere il carnefice della moglie.
L'uomo è stato immediatamente trasferito presso il locale carcere di Bancali. Il sostituto procuratore di Sassari non ha reso noto il movente di tale gesto; anche se pare evidente che l'uomo sia stato mosso da una situazione familiare tumultuosa.
I due da tempo pare fossero separati in casa, con una situazione sentimentale ormai ridotta ai minimi termini. La donna, secondo alcuni racconti emersi dall'interrogatorio, pare che il giorno fosse rientrata a casa dopo l'incontro con il proprio avvocato.
Al suo rientro, la donna avrebbe raccontato al marito di aver chiesto ufficialmente la separazione. A questo punto, il marito sarebbe andato su tutte le furie, per poi aggredire brutalmente la moglie, prima di bruciarla viva.
Un atto vile e orrendo che non lascia spazio ad ulteriori commenti.