Le storie di questo terremoto sono tante e tali che passerà molto tempo prima che vengano raccontate tutte, e molte resteranno ignote per sempre. Una di queste storie, che parla di generosità, devozione e attaccamento ai luoghi, viene da un piccolo comune del fermano, Montefortino, danneggiato prima dal sisma del 24 agosto, e poi da quello del 30 ottobre.

La piccola Lourdes dei Sibillini

A Montefortino, alla fine di una strada che si snoda tra le montagne al fianco del fiume Ambro, si trova una piccola chiesa, vero gioiello architettonico, devozionale e artistico.

Gli interni sono interamente affrescati: nella cappella che si trova dietro l'altar maggiore si trova una statua in terracotta del Quattrocento che raffigura la Vergine Maria con in braccio il Bambin Gesù. Le fattezze di questa Madonna sono quelle di una donna del posto: le guance sono rosse, come di chi sta a lungo all'aria aperta. Intorno a lei sono dipinte le Sibille, in una singolare commistione di sacro e profano, peraltro usuale tra i Monti Sibillini. Leggenda vuole che la Vergine Maria apparve in questo luogo ad una pastorella, tanto che il santuario è detto "piccola Lourdes".

Il terremoto e i danni alla chiesa

Purtroppo nemmeno questo luogo di misticismo è stato risparmiato dalle scosse di Terremoto che hanno lacerato il Monte Vettore.

Dopo il 24 agosto si erano già verificati dei distacchi di intonaco dal soffitto, ma a seguito della scossa del 30 ottobre la situazione si è fatta più pericolosa, con il rischio che l'intera navata crollasse. Ma alla luce della terribile emergenza che ha colpito beni ben più preziosi, chi avrebbe pensato a questa chiesetta dispersa in mezzo alle montagne?

Per fortuna, qualcuno lo ha fatto.

Un misterioso benefattore

Un imprenditore del fermano, a quanto pare molto devoto alla Madonna dell'Ambro, si è dato da fare per far conoscere a chi di dovere la situazione del Santuario. La chiesa è stata visitata prima da Vasco Errani, Commissario Straordinario, poi da un gruppo formato dal nuovo Comandante dei Carabinieri delle Marche, il generale Salvatore Favarolo, dal Comandante della Guardia di Finanza delle Marche, il generale Gianfranco Corazza, dal dott.

Carmelo Marino, presidente della corte di appello di Ancona, e dal dott. Antonio Tarentini. Grazie agli ordini impartiti prontamente da Errani, nei giorni scorsi la volta della chiesa è stata puntellata ed ora è in sicurezza, in attesa dei restauri.

Il rettore del Santuario, Padre Gianfranco meglio noto come "frate Mago", è fiducioso. Non importa quanto ci vorrà, dice, ma sicuramente il Santuario tornerà ad accogliere tanti pellegrini sotto l'amorevole sguardo della Madonna e delle misteriose cime dei Monti Sibillini.