Dopo la battuta di pessimo gusto sull'ex pilota di Formula Uno Alex Zanardi, fatta dal sindaco di Suvereto, è arrivata un'altra gaffe in Rete. Pare che il referendum costituzionale stia facendo proliferare le gaffe insolenti. Stavolta ad essere preso di mira è stato il tenore Andrea Bocelli che, a quanto pare, sarebbe orientato a votare sì in occasione del prossimo referendum. Il grillino Andrea Tosatto, come se nulla fosse, ha chiosato l'intenzione di voto di Bocelli con queste parole: 'Avrà letto la riforma o di Renzi si fida ciecamente?'.
La battuta infelice di Tosatto
Mancano poche ore al voto ma questo referendum costituzionale, è indubbio, è stato preceduto da battute volgari e oltraggiose. Il sindaco di Suvereto, nelle ultime ore, è balzato agli onori delle cronache per una gaffe su Alex Zanardi ed ora è arrivato lo scivolone di Tosatto, autore di diversi 'inni' pentastellati. Riferendosi al presunto sì di Bocelli al prossimo referendum costituzionale, il grillino si è chiesto se il tenore ha letto la riforma o se si fida ciecamente di Renzi. Una battuta senza dubbio infelice, visto che Andrea Bocelli è un non vedente. Nelle ultime ore, i gruppi parlamentari del MoVimento hanno reso noto che i militanti del M5S sono liberi e possono esprimersi come vogliono ma non devono, ovviamente, esprimere opinioni a nome del M5S.
Non si vuole, quindi, che qualsiasi battuta oltraggiosa, come quella del sindaco di Suverato, venga attribuita al MoVimento.
Tosatto è uno degli attivisti più seguiti del M5S
Nessuno si sarebbe mai aspettato una battuta così bassa da Andrea Tosatto, uno dei militanti più seguiti e apprezzati del M5S. L'attivista ha postato il messaggio su Facebook ieri sera, alle 21.38.
Dopo le polemiche, però, il contenuto è stato prontamente rimosso. Il popolo del web si è indignato davanti alla becera battuta di Tosatto che poteva, e doveva, contestare il sì di Bocelli in modo civile e corretto. La deputata dem disabile Laura Coccia ha deprecato su Twitter il post di Tosatto, sottolineando che i disabili sono abituati all'ignoranza della gente ma, recentemente, si sta oltrepassando il limite della decenza.