Fonti militari statunitensi hanno confermato la notizia della morte del franco-tunisino Bo Baker al-Hakim, 33 anni, tra i leader più influenti dell’autoproclamato “Stato Islamico”, mente dell’attentato contro la redazione di #Charlie Hebdo. La notizia era già stata diffusa nei giorni scorsi ed è stata ufficializzata nella serata dell’8 dicembre.

Da Raqqa il primo annuncio della morte di al-Hakim

Il 2 dicembre gli attivisti di “raqqa is being slaughtered silently” avevano diffuso la notizia della morte di Bo Baker al-Hakim attraverso la loro pagina twitter.

Secondo quanto riferito, il franco-tunisino sarebbe stato neutralizzato da un drone USA nei pressi dello stadio di Raqqa (capitale dell’autoproclamato “Stato Islamico”), lo scorso 26 novembre. Oltre ad essere la mente dell’attentato contro Charlie Hebdo, al-Hakim avrebbe ideato anche l’attacco al museo del Bardo in Tunisia; gli attivisti specificano che il leader era considerato il responsabile per la pianificazione delle operazioni all’estero. In Francia scontò 7 anni di carcere per terrorismo.

“Raqqa is being slaughtered silently” (RBSS) è un gruppo di attivisti siriani che dall’aprile 2014 diffonde notizie sulle sorti di Raqqa, attraverso una rete di informatori. Attraverso il proprio portale ed i canali twitter e telegram, RBSS mostra quotidianamente le violazioni contro i diritti umani perpetrate dai miliziani del califfo, e diffonde comunicati sui bombardamenti.

L'attentato contro la redazione di Charlie Hebdo

La mattina del 7 gennaio 2015 i fratelli Said e Sherif Kouachi entrarono armati di kalashnikov nella sede parigina del giornale, in rue Nicolas Appert, aprendo il fuoco e provocando la morte di 12 persone. Il 9 dicembre gli attentatori furono uccisi all'interno di una tipografia in cui si erano barricati.

Tra le vittime dell’attentato il direttore della rivista, Stephan Charbonnier, i vignettisti Tignous, Wolinski, Cabu e Honore, e il poliziotto musulmano Ahmed Merabet.

L’ ISIS rivendicò l’attentato, come vendetta per la pubblicazione delle vignette blasfeme contro il profeta Muhammad.