Un tragico destino colpisce ancora una volta la città di Dronero, in provincia di Cuneo. Domenica 27 Novembre, per un tragico "errore di corda", Marilena Re, 41 anni residente in Dronero e commessa al Maxisconto di piazza XX Settembre da diversi anni, ha trovato la morte precipitando dalla falesia di calcare posta oltre la borgata Tetti Chiotti. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, Marilena era impegnata con un gruppo di amici sulla palestra di arrampicata sportiva di Roaschia, in Valle Gesso. Il tragico incidente è avvenuto poco prima delle 11, quando a causa di un errore umano, già quasi arrivata in cima alla parete, è precipitata al suolo da un’altezza di circa 20 metri.

Immediati i soccorsi degli amici, vani i tentativi di rianimazione: la donna è deceduta sul colpo.

Sono intervenuti sul luogo dell'accaduto i volontari del Soccorso alpino di Cuneo, la Guardia di Finanza, un'équipe medica del 118 ed i Carabinieri del comando di Borgo San Dalmazzo coordinati dal capitano Alberto Calabria, ma non c'era altro da fare che constatare la morte. Ieri, mercoledì 30 novembre, nel pomeriggio l'addio commosso della cittadinanza dronerese alla donna. Un grande striscione appeso di fronte all'ingresso della chiesa parrocchiale, recitava "la vita è troppo bella per essere banale". I funerali si sono svolti con grande dignità, dimostrando un dolore partecipato e composto verso la famiglia.

Marilena era già 'scampata' alla morte anni fa, quando non era partita per l'Egitto insieme alle sorelle Rinaudo, Jessica e Sabrina, morte nel massacro dell'hotel Hilton di Taba ad opera di alcuni terroristi di Al Qaeda, all'età di 20 e 22 anni. I fatti qui citati risalgono all'ottobre 2004. I messaggi di cordoglio alla famiglia Re sono continuati per tutto il giorno anche su Facebook da parte di amici e colleghi o semplici conoscenti, clienti del supermercato per il quale la donna lavorava, che la ricordano sempre sorridente e con una buona parola per tutti. Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia, pur sapendo che nulla potrà mai colmare il vuoto di questa perdita.