La sindaca del movimento cinque stelle di Torino, Chiara Appendino, ha deciso di uscire dall'osservatorio sulla Torino-Lione. La decisione da parte della prima cittadina è stata presa a pochi giorni dal referendum dopo il pressing subito da parte della base del partito e dalle associazioni ambientaliste vicine al movimento di Beppe Grillo. Si tratta di una scelta politica e dettata sopratutto dalle lamentela che iniziavano ad avanzare i sindaci e consiglieri dei paesi guidati dai pentastellati che sono già usciti da tempo dall'osservatorio.

L'uscita dall'osservatorio non fermerà i cantieri attivi

Questa decisione dell'uscita dall'osservatorio ha forte valenza politica, la base del movimento è sempre stata contraria alla TAV, così come le associazioni ambientaliste, sopratutto Pro Natura, che è vicina al movimento grillino, che aveva addirittura minacciato ripercussioni elettorali nel caso la città di Torino non fosse uscita dall'osservatorio, ma di fatto questa uscita non serve a fermare i lavori iniziati e portati avanti ormai da tempo.

L'uscita dall'osservatorio sulla Torino-Lione è stato fatto da tutti i comuni, a guida grillina, interessati dalla TAV, ma è una scelta simbolica e politica che non cambierà nulla nella sostanza e nei lavori.

La sindaca ha dichiarato che il suo no per l'opera dell'alta velocità è un no di carattere economico ed ambientale in quanto dice che l'alta velocità e molto costosa e non necessaria, i fondi potrebbero esser gestiti ed utilizzati in maniera migliore.

Domani 02/12 comizio di Grillo a Torino

L'uscità sarà sancita con la votazione che avverrà nel primo consiglio comunale utile, la mozione depositata dai grillini passerà sicuramente in quanto il consiglio comunale ha maggioranza grillina.

Questa scelta annunciata questa mattina sarà un piatto forte per il leader carismatico del movimento, Beppe Grillo, che domani proprio in città, in piazza S.Carlo, insieme ai maggiori esponenti del partito, chiuderà la sua campagna referendaria a favore del no.