Reggio Calabria, 22 dicembre – Risultano essere conclusi i lavori di modernizzazione della A3 Salerno-Reggio Calabria, che ha inoltre cambiato nome divenendo Autostrada del Mediterraneo. L’ autostrada, da anni al centro di satira e polemiche, per troppo tempo sembra esser stata teatro della ‘Ndrangheta Calabrese. Il Ministro dei trasporti Delrio, sul mezzo con la quale ha percorso la nuovissima A3, ha spiegato che “l’autostrada da oggi tornerà ad essere il simbolo dell’onestà del Mezzogiorno”.

'Viaggiare non sarà più un incubo'

I lavori sulla vecchia A3 Salerno-Reggio Calabria, iniziarono circa 55 anni fa e finalmente dopo l’attesa di più di mezzo secolo questa sarà percorribile per intero, a tre e due corsie per senso di marcia.

Il Ministro Delrio, ha voluto inoltre dedicare un ringraziamento speciale agli operai che hanno lavorato intensamente, ed un pensiero a coloro che hanno perso la vita nei cantieri ed alle rispettive famiglie. Il Ministero dei Trasporti ha aggiunto che non ci si dovranno più aspettare viaggi da incubo, come è stato per più di 40 anni e che sicuramente chi la percorrerà, avrà una storia migliore da raccontare. Il viaggio di Delrio lungo l’Autostrada del Mediterraneo, è giunto al termine a Villa San Giovanni, con l’arrivo del Presidente del Consiglio Gentiloni. Il Premier ha spiegato che nonostante le varie satire fatte sulla conclusione dei lavori, è stato mantenuto l’impegno preso con i cittadini, e che questo determina l’affidabilità dell’Italia.

L'opposizione di Forza Italia Calabria

Durissima l’opinione della sezione regionale di Forza Italia Calabria, che ha giudicato, la partecipazione delle alte cariche dello Stato un “sceneggiata alla Mario Merola”, in un comunicato, dove egli stesso ha sottolineato la presenza sull’autostrada, di 70 km di deviazioni. Secondo i componenti, si tratterebbe di “una semplice presa in giro per tutti i calabresi e per tutti coloro che per questioni lavorative saranno costretti ad attraversare l’autostrada, dato che questa sarebbe dovuta essere inaugurata al termine definitivo dei lavori, come accade in tutti i Paesi”.