Jenni Galloni aveva 25 anni, una gravidanza al quarto mese e un look che non passava inosservato. Piercing, tatuaggi, abiti colorati e capelli raccolti in curiose acconciature. Una ragazza come tante, grandi sorrisi e tanti amici, un cane da coccolare, un bambino in arrivo e sua madre. Lei che, appena visto il cadavere di sua figlia, scatta una foto e la pubblica su Facebook, accompagnandola con un post di accuse e dolore rivolto a chi le ha fatto del male. Tra le righe anche un nome, che in seguito all'acquisizione agli atti della pagina social, probabilmente sarà oggetto di approfondimenti su questo drammatico caso.
Disposta l'autopsia
Il pm ha disposto l'autopsia sul corpo della giovane. Jenni, originaria di Bari, da poco tempo si era trasferita in un appartamento da condividere con altri ragazzi, nel quartiere Barca, a Bologna. Il suo stato di malessere, secondo le dichiarazioni dei coinquilini, li aveva spinti a consigliarle di recarsi in ospedale. Jenni domenica sera ha preferito andare a letto per riposare. E in quel letto, alle 12 del giorno seguente, il suo corpo senza vita è stato trovato da chi divideva la casa con lei. Dalle prime analisi condotte sul cadavere non sono emerse tracce di violenza e pare che, allo stato attuale, sia escluso che la ragazza avesse ingerito droga o alcool prima di morire.
Cadavere su Facebook
La madre di Jenni non ci sta. In un post sconcertante, con annessa foto del cadavere di sua figlia in obitorio, scrive parole d'accusa contro coloro che, secondo la donna, avrebbero causato la fine della giovane. Non ci saranno più rave, non ci saranno più attentati all'onore di Jenni, si legge in quel drammatico sfogo ancora online sul profilo della Galloni.
E compare un nome, scritto nero su bianco, un monito o un vero e proprio atto di denuncia per chi, a detta della madre, sarebbe la figura di svolta definitiva per la vita della giovane.
In queste ore, oltre al comprensibile dolore e all'altrettanto giustificabile sconcerto generato dalla cruda pubblicazione, gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi.
Le pagine Facebook di Jenni Galloni sono state acquisite agli atti. Non si esclude che la madre possa essere ascoltata nelle prossime ore.
La giovane aveva alle spalle qualche episodio di segnalazione amministrativa per consumo di sostanze stupefacenti. Nessun precedente penale. La parola passa ora al medico legale che condurrà l'esame autoptico alla ricerca delle cause del decesso.