L'utilizzo della marijuana dovrebbe essere considerato come quello dell'alcol e delle sigarette. Ne è convinto l'ex presidente degli Usa Barack Obama, che ha rilasciato una lunga intervista a Rolling Stone, durante la quale ha definito 'insostenibile' l'attuale situazione negli States. In effetti, negli Usa vi sono Stati che hanno legalizzato la marijuana per scopi terapeutici; alcuni invece l'hanno completamente depenalizzata ed altri continuano a vietarla.

Negli Usa vanno riviste le leggi sugli stupefacenti

L'ex presidente degli Stati Uniti ha ribadito di essere stato sempre contrario all'abuso di ogni sostanza, non credendo che la legalizzazione della marijuana rappresenti una sorta di cura.

E' necessario, però, valutare la cannabis come una questione di salute, proprio come l'alcol e il tabacco. Solo così, secondo Barack Obama, si affronta la problematica in modo 'intelligente'. Non è la prima volta che l'ex presidente Usa si lascia andare a simili esternazioni: nel 2014, ad esempio, durante un'intervista a Rolling Stone disse che la marijuana è meno pericolosa degli alcolici se si considerano le conseguenze sul singolo consumatore. Recentemente, invece, Barack ha detto che, negli Usa, vanno riviste le leggi sugli stupefacenti.

La tossicodipendenza è un problema di salute pubblica

Nel corso di una conferenza sulla tossicodipendenza, lo scorso marzo, ad Atlanta, Obama ha sottolineato che la cosa più importante da fare è ridurre la domanda e, per raggiungere tale obiettivo, occorre fornire un trattamento.

Per l'ex presidente Usa la tossicodipendenza va vista come un problema di salute pubblica e non un problema criminale. Se si considera la tossicodipendenza come un problema di salute pubblica, come le sigarette e l'alcol, si potrebbe fare la differenza.

Obama non si è vergognato di confessare di aver assunto marijuana ed altre droghe, tra cui la cocaina, in gioventù.

La confessione è contenuta nel libro 'Dreams from my father: a story of race and inheritance', scritto dopo aver conseguito la laurea in legge. All'epoca il giovane Obama non pensava minimamente di entrare in politica.