E' da tempo ormai che gli scienziati sono alla ricerca di prove che dimostrino l'esistenza di forme di vita ormai estinte sul pianeta rosso. Dagli esperti di ufologia ai teorici del complotto, sono molte le persone che seguono l'appassionante ricerca di vita aliena su Marte. Recentemente due ricercatori italiani hanno pubblicato un tesi sull'argomento, che ha avuto una certa risonanza a livello mondiale. Questa volta però oltre a delle semplici ipotesi, abbiamo la possibilità di produrre delle stime riguardo al periodo di tempo in cui l'arido pianeta rosso sia riuscito ad ospitare la vita.
La vita su Marte
Dall'analisi delle rocce del cratere di Gale fornite dal rover Curiosity, è risultato che il pianeta Marte avrebbe avuto tutte le caratteristiche per supportare la vita. Inoltre, queste caratteristiche, sarebbero state mantenute per centinaia di migliaia di anni, cosa che avrebbe dato la possibilità alla vita aliena di svilupparsi. Tutto questo è stato annunciato all'American Geophysical Union, un meeting organizzato dalla NASA. Sono stati, inoltre, trovati vari minerali, fra cui il boro, mai rinvenuto prima su Marte. Tutti gli elementi che sono stati analizzati da Curiosity interagiscono con l'acqua, elemento indispensabile per la vita come la intendiamo noi. Inoltre, se il boro di Marte fosse uguale a quello terrestre, necessiterebbe di una temperatura che vari da 0 a 60 gradi per formarsi, temperatura ideale per la vita.
Quindi era presente su Marte una civiltà aliena?
Non è detto, però, che su Marte fosse presente una civiltà aliena. Il fatto che sul pianeta rosso fiorisse la vita, non implica che questa abbia avuto la possibilità si svilupparsi fino a creare una civiltà. A dispetto dei desideri della maggior parte degli ufologi, la questione della vita su Marte potrebbe essere del tutto separata dalla ricerca di intelligenze aliene.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha però fatto presente che ha tutta l'intenzione di stanziare ingenti somme di denaro per la ricerca di altri pianeti abitabili. Non sono ancora chiare i motivi che convoglino l'interesse del nuovo presidente degli Stati Uniti verso una questione così particolare. A voi i commenti.