In occasione dell' incontro annuale tenutosi lo scorso 24 gennaio con membri istituzionali e giornalisti britannici, Sarah Baker, ha voluto ricordare il continuo lavoro che la Croydon Safeguarding Children Board (CSCB) svolge a favore della sicurezza e la salute dei minorenni. Tuttavia, la Baker ha voluto ricordare una grande sconfitta subita, con la speranza che non si ripeta mai più. La triste storia riguarda una bambina di nome Claire, ovviamente di fantasia. La quale è stata abusata da un amico della madre naturale. Proprio nel letto materno.

E qualche tempo dopo affidata dalle autorità competenti ad una coppia di coniugi in attesa di adozione. Purtroppo il calvario di Claire era appena iniziato. Dopo poco più di un anno è stato scoperto che anche i nuovi genitori avevano compiuto atti di pedofilia sulla piccola.

Malattie veneree

La nuova vita della piccola Claire andava a gonfie vele, almeno nelle apparenze. In seguito ad un controllo di routine, gli ispettori del CSCB hanno riscontrato qualche anomalia nel comportamento della bambina e dei coniugi adottivi. Claire è stata visitata più approfonditamente, e il risultato di alcuni analisi aveva confermato quello che si temeva più di ogni altra cosa, la positività a malattie veneree.

In effetti, era stata contagiata in seguito agli abusi subiti. Claire aveva contratto la gonorrea dalla matrigna, e la clamidia dal patrigno. Queste due infezioni trasmesse sessualmente hanno condizionato ulteriormente la fragilità della bimba, e mandato su tutte le furie, Sarah Baker, presidente del CSCB.

Una lezione da imparare

Nel ricordare la drammaticità di quelli eventi la Baker ha voluto precisare che in quel momento nulla poteva far pensare che questa coppia potesse comportarsi in quel modo aberrante con una minorenne. In sede di valutazione e controlli non era emerso nessun elemento negativo che potesse compromettere l'affidamento.

Ad ogni, assicura Sarah Baker, forse si è imparato una tragica lezione, e promette dei controlli ancora più serrati. Senza rischiare però, che i bambini rimangano per sempre affidati alle strutture statali.