Secondo quanto rivelato dalla commissione di studio sul fenomeno Jihadista 17 foreign fighters sono rientrati in italia, numero molto più basso se comparato con quelli di altri stati europei ma comunque preoccupante perché il fenomeno è in continua crescita.

Preoccupazione nel territorio italiano

Nello studio si è analizzato il comportamento di questi combattenti, la preoccupazione aumenta sempre di più a causa della difficoltà di rintracciarli, gli attacchi degli scorsi mesi come abbiamo visto sono stati svolti da persone che in quei stati ci vivevano, uomini e donne con cittadinanza europea.

Ciò che l'Italia teme è proprio questa situazione, lo stato non deve soltanto difendersi dagli attacchi di possibili terroristi provenienti dall'estero ma potrebbe essere colpita anche dai propri cittadini.

Chi sono i Foreign Fighters?

I Foreign Fighters sono persone che, pur non avendo alcun legame di sangue e non appartenendo geograficamente al territorio del califfato, abbracciano la causa musulmana approvandone sia le ideologie che i metodi. Questi combattenti sorprendentemente non provengono solamente da famiglie povere o disagiate ma anche da famiglie che godono di una vita agiata e benestante, è un fenomeno che si espande in modo omogeno in tutti i ranghi sociali. Queste persone sono accumunate da un'ideologia fortissima, essa fornisce a loro una forte motivazione per cui combattere, questi sentimenti sono alimentati dalla prospettiva di una nuova vita.

Un'altra motivazione che spinge molti ragazzi ad allearsi con la Jihad è spesso una ricerca disperata della propria esistenza, un motivo per cui esistere. Il fenomeno sta progressivamente aumentando, in tutto il mondo si contano più di 20000 Foreing Fighters provenienti anche da tutta Europa, fortunatamente lo stato Italiano attualmente è quello meno soggetto all'influenza del fenomeno che comunque non è assolutamente da sottovalutare. Tutti gli stati europei stanno cercando di debellare al più presto quanti più terroristi possibili.