Ieri 21 febbraio 2017 finalmente giustizia é stata fatta per la giovanissima ragazza di Avetrana Sarah Scazzi. Dopo sette lunghi anni dall'omicidio della giovane, avvenuto ad Avetrana il 26 agosto del 2010, ecco che la corte di Cassazione ha confermato le condanne dei due gradi precedenti di giudizio. Confermati quindi i due ergastoli per le esecutrici del delitto Cosima Serrano e Sabrina Misseri ed anche gli otto anni di reclusione dello Zio Michele Misseri per soppressione del cadavere delle povera Sara e per l'inquinamento delle prove.

Condanne nel dettaglio

Per Cosima Serrano e la figlia le cose non sono andate come avrebbero voluto, solo una piccola riduzione dell'isolamento per le due, ma per quanto riguarda l'ergastolo quello resta. Per Michele Misseri scatta il carcere, perché finora, é stato a piede libero. Altre condanne durante il processo per l'Omicidio di Sarah Scazzi, infatti sono state confermate, una per il fratello di Michele Misseri, Carmine, per il quale la pena é stata ridotta a quattro anni e undici mesi per avere aiutato il fratello durante tutti i mesi delle indagini, le altre due condanne sono per Vito Russo Junior e Giuseppe Nigro condannati a un anno e quattro mesi per favoreggiamento.

Solo una condanna non é stata confermata, per la morte dell'imputato Cosimo Cosma, deceduto il sette aprile del 2014 anche lui era imputato per la soppressione del cadavere di Sarah Scazzi

La difesa di Cosima e Sabrina non condivide la condanna

La difesa di Cosima Serrano e Sabrina Misseri non sono d'accordo con i giudici, infatti hanno dichiarato che questa condanna sia un grave errore giudiziario, che le due donne sono completamente innocenti ed estranee ai fatti, definendo entrambe come due povere sventurate.

Il fratello di Sarah Scazzi, Claudio ha dichiarato che finalmente dopo sette anni giustizia é fatta per la sorella, morta ingiustamente venendo uccisa da sua cugina e sua zia. La madre della ragazza apprendendo la notizia é palesemente giù ma fiera della procura, che ha fatto giustizia per la morte della figlia.