A Lavagna si è consumata circa 3 ore fa una tragedia: un ragazzo, durante una perquisizione della Guardia di Finanza di Chiavari, si è suicidato buttandosi dal balcone della sua abitazione, al terzo piano di un palazzo in Piazza Torino.

Il ragazzo, 16enne, si trovava con sua madre ed il suo compagno al momento della perquisizione, ed aveva ammesso di detenere 10 grammi di hashis ma poi si è buttato, forse in un momento di disorientamento. Il giovane, incensurato, aveva confessato ai finanzieri di avere stupefacenti nascosti a casa dopo che lo avevano fermato per un controllo di routine all'uscita del liceo che frequentava.

Come normale procedura, i finanzieri si sono recati a casa del ragazzo per parlare con i suoi genitori ed eseguire una perquisizione, ma all'improvviso si è consumata la tragedia. Non è morto sul colpo, è' stato immediatamente soccorso ma è deceduto per arresto cardiaco mentre lo trasferivano in elicottero all'Ospedale di San Martino di Genova, mentre i genitori venivano accompagnati in ospedale dalla Guardia Di Finanza. Il ragazzo rischiava solo una segnalazione alla prefettura, ma probabilmente pensava di incorrere in sanzioni ben più gravi, visto il gesto estremo. Ora tutta la cittadina è in stato di shock, anche perchè i famigliari del ragazzo sono molto conosciuti: il padre è noto per collaborare con una società di calcio, l'Entella.

Limite consentito di sostanze stupefacenti

Il famoso articolo75 del D.P.R.309/90 vieta la detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti e prevede l’attivazione di un procedimento amministrativo presso la prefettura di residenza. Per quanto riguarda i cannabinoidi, il quantitativo massimo previsto per l’uso personale è di 0,5 grammi di principio attivo. La perquisizione da parte di Polizia e Guardia Di Finanza si effettua senza mandato se si ha forndato motivo di ritenere che possano essere rinvenute sostanze stupefacenti o psicotrope. L'esito dei controlli e delle ispezioni è verbalizzato e trasmesso alla Procura.