Proprio come in un film di spionaggio. Nuovo colpo di scena nella tragica saga del piccolo regno del terrore: la Corea del Nord. Kim Yong-nam, il fratellastro del dittatore Kim Yong-un, è stato assassanato all'aeroporto di Kuala Lumpur in Malaysia, freddato "con punte avvelenate", cioè con un'iniezione fatta con aghi al veleno da due donne appartenenti ai servizi segreti del regime.
Lo riferiscono l'agenzia di stampa Yonhap e altri media sudcoreani in base a fonti governative di Seul. Il fatto è accaduto proprio all'indomani dell'ultima provocazione del dittatore che ha sfidato l'America di Donald Trump lanciando un missile caduto nelle acque del Giappone.
Avvelenato all'aeroporto da due donne, agenti segreti nord-coreani
Kim Yong-nam, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Yonhap e dalla tv sud coreana Chosun, è morto in ambulanza durante il trasporto dall'aeroporto di Kuala Lampur, dove si era sentito male, verso l'ospedale.
Ad avvelenarlo sarebbero state due donne dei servizi segreti nordcoreani, munite di 'armi non convenzionali', aghi con cui l'hanno avvelenato, per poi dileguarsi a bordo di un taxi. Il resoconto della polizia malese afferma che l'uomo ha chiesto aiuto dopo essere stato afferrato alla testa da qualcuno; dopo essersi sentito subito male, si è accasciato al suolo. La polizia non ha fornito però indicazioni sulla causa della morte.
Sul corpo verrà fatta l'autopsia.
Non è la prima volta che agenti segreti nordcoreani, per eliminare avversari del regime, fanno uso del veleno e di 'armi' degne dei migliori film di spionaggio, quali penne che nascondono piccoli aghi avvelenati. Prima del fratellastro, era stato fatto fuori, nel dicembre 2013, Jang Song-thaek, zio del leader attuale, una volta suo tutore e numero due del regime.
Il fratellastro caduto in disgrazia dopo una 'gita' a Disneyland
Kim Yong-nam, considerato il vero delfino del 'caro leader' Kim Jong-li, almeno dal 1994 al 2001, è caduto in disgrazia dopo un goffo tentativo di conquistarsi una vacanza. Fu infatti arrestato con un falso passaporto all'aeroporto di Tokyo mentre tentava di entrare per portare suo figlio al Tokyo Disneyland.
Una 'bravata' per cui è stato diseredatao, esiliato a Macao; poi dopo la morte del padre e l'ascesa al potere al posto suo del fratellastro Kim Yong-un, la sua figura era ancora di più avvolta dal mistero.Viaggiava spesso all'estero, a Pechino e a Mosca dove risiedeva sua madre, Sung Hae-rim, attrice sudcoreana e prima concubina del caro leader.
Le fonti sono discordanti sulla sua vera dimensione di vita: secondo alcune viaggiava spesso in paesi asiatici per la paura di essere assassinato; per altre stava complottando per uccidere il fratello. In una delle poche interviste rilasciate nel 2011, mentre cercava di imbarcarsi per Macao, dopo l'ascesa al potere del fratellastro, l'ex erede disse che considerava il regime nordcoreano "uno scherzo al resto del mondo" e che era contrario alla trasmissione ereditaria del potere.
Che stesse complottando per far cadere il fratello? Che il regime di Kim Young- un sia realmente minacciato da un'opposizione interna? Il fratellastro avvelenato anche lunedì scorso, come tanti anni prima, voleva imbarcarsi per Macao: sembrava cercasse solo un paradiso perduto o di liberarsi da una minaccia costante di morte.