Nella giornata odierna è avvenuto nella città di torino un episodio terribile. Molti parlano di tragedia annunciata da tempo, ora che il corpo della donna è coperto solo da un telo in mezzo al cortile, mentre il piccolo figlio di soli sei anni è in una sala operatoria per le coltellate inferte all'addome da parte della madre. La dinamica di ciò che è accaduto sembra non ancora del tutto chiara e l'ex compagno della donna, Dante Scrivano, di 54 anni, è stato portato all'incirca all'una di pomeriggio in Questura e sottoposto a un lungo interrogatorio che tutt'ora non è ancora terminato.
La donna si chiamava Elida Zero, di 35 anni ed era nata in Albania. Da un po' di tempo i servizi sociali torinesi la seguivano per una depressione diventata cronica. La sua vita non è stata per nulla facile, si era anche spinta a vivere in Francia insieme al bambino cercando di avere l'asilo politico. Il padre del bimbo è un italiano da cui Elida si era separata da tempo con reciproche accuse di maltrattamenti in famiglia. Da qualche settimana lui era andato a riprenderli e aveva lasciato libero a mamma e figlio un appartamento, precisamente in via Bologna 267. Proprio li, questa mattina, alle 11.30 è avvenuta la disgrazia.
Una vita difficile, una morte tremenda dopo un gesto completamente folle
Stamattina in casa c'era anche il padre quando la donna ha preso un coltello dal cassetto della cucina e ha colpito più volte il suo bambino con numerosi colpi al torace e al braccio. Dopodichè è salita sul muretto del balcone e si è lasciata cadere nel vuoto dall'ottavo piano.
Il loro figlio è ricoverato in condizioni critiche all'Ospedale Regina Margherita per essere operato a breve, anche se non è in pericolo di vita. Quando è arrivato i dottori hanno riscontrato delle ferite al torace e all'addome e alcune ferite sulle mani, quasi come se avesse provato a difendersi.
I vicini di casa in quel condominio sono stati sentiti dagli uomini della squadra mobile, che sta conducendo le indagini, e confermano una situazione ormai insostenibile.