Un padre inglese non accettava che la figlia 16enne fosse omosessuale e l'ha violentata per farle capire che è meglio avere rapporti 'intimi' con gli uomini che con le donne. Un episodio raccapricciante quello avvenuto in Inghilterra. L'orco 54enne è stato condannato a 21 anni di reclusione dalla Warwick Crown Court, per la violenza commessa nei confronti della figlia e reati simili. Sembra che il padre snaturato abbia stuprato, nell'arco di due decenni, due figlie. Il Coventry Telegraph ha reso noto che il 54enne iniziò a molestare la 16enne dopo che la sorella se n'era andata di casa.

Non accettava l'omosessualità della figlia

L'incertezza sul suo orientamento sessuale ha mandato su tutte le furie il padre che, senza remore, l'ha violentata. Un padre violento e, indubbiamente, retrogrado quello che ieri è stato condannato a 21 anni di reclusione. La 16enne, come tante altre coetanee, si era reso conto di essere omosessuale ed aveva deciso di confessarlo al padre. La scelta, però, le è costata cara perché il genitore, infuriato, l'ha stuprata per farle capire che fare l'amore con un uomo è più bello. Un atteggiamento certamente omofobo e oscurantista quello del 54enne inglese. Il magistrato Andrew Lockhart ha detto all'uomo, in aula, che il suo comportamento è chiara testimonianza dell'ostilità verso gli omosessuali.

In sostanza, il cinquantenne non accettava che la figlia fosse lesbica.

Le vittime dell'omofobia vanno sostenute

La vittima dello stupro ha avuto il coraggio di parlare, di aprirsi, nonostante il dolore fisico e morale. Subire una violenza del genere da parte di un genitore è un'esperienza aberrante e terribile. La 16enne, in fondo, voleva solo dire al padre di essere incerta riguardo al suo orientamento sessuale.

D'ora in avanti, la ragazza verrà sostenuta da un team di medici e psicologi che le permetterà di iniziare un nuovo percorso. Ovviamente senza il padre. Le vittime dell'omofobia vanno sostenute ed incoraggiate a denunciare i loro aguzzini, anche se sono loro familiari. Non si può restare in silenzio in questi casi. Le violenze vanno denunciate.