La freddezza e il cinismo di certe persone non hanno limiti. È decisamente orribile la vicenda delle truffe assicurative venuta alla ribalta nelle ultime ore. Diverse persone sono finite in galera e alcune ai domiciliari. C'è chi, invece, è ancora indagato in stato di libertà. Una storia di violenze, minacce e ricatti. Gente picchiata e disposta a farsi picchiare per ottenere referti utili a truffare le assicurazioni. In tal modo incassavano qualche centinaio di euro. Tra le persone malmenate c'è anche un giovane disabile. Questo, però, è stato massacrato senza il suo consenso.

Gente disposta a farsi picchiare per soldi

I carabinieri di Grazzanise hanno arrestato, nelle ultime ore, sei persone, ovvero i 'pilastri' della banda delle truffe assicurative. Si indaga ancora perché dietro alla storia ci sarebbero anche altri soggetti, con ruoli più o meno marginali. Persone disposte a farsi malmenare per denaro. Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, il numero uno della cricca era Carlo Bianco. Fa rabbrividire quello che emerge dalle intercettazioni. Un ragazzo con problemi mentali è stato massacrato più volte dalla gang. Una volta è arrivato all'ospedale di Caserta con numerose fratture. Una vicenda decisamente inquietante. Un disabile picchiato e tanta gente disposta a prendere botte per soldi.

Aggressioni con pali di ferro e mazze da baseball

I 'leader' della gang che truffava le assicurazioni con falsi referti, sono finiti in manette assieme ad altri soggetti, tra cui Giulia De Felice. Secondo l'accusa, molte persone sarebbero state malmenate con pali di ferro e mazze da baseball. Quei pestaggi venivano poi fatti passare come incidenti stradali con ignari automobilisti.

I delinquenti prendevano targhe a caso. Adesso i criminali dovranno rispondere, a vario titolo, di lesioni, associazione per delinquere finalizzata alla truffa e sequestro di persona. Dispiace che un povero disabile sia stato seviziato più volte da una banda di malfattori e rattrista il fatto che, in Italia, molte persone sono disposte a farsi malmenare per un po' di soldi.