Choc in una cittadina nel sud della Francia. Un ragazzino è entrato armato in una scuola ed ha fatto fuoco. Il bilancio provvisorio parla di tre feriti. Il giovane è stato arrestato. L'episodio è avvenuto all'interno del liceo Alexis de Tocqueville di Grasse, tranquillo paesino dove le sparatorie sono rare. Un'altra sparatoria, dunque, in Francia, nazione in stato di allerta dopo i vari raid degli estremisti islamici. Il ministro Juliette Meadel ha reso noto che tutti gli studenti sono al sicuro e i feriti sono stati trasportati subito all'ospedale.

L'episodio non sarebbe legato al terrorismo islamico

Ancora spari in Francia, anche se stavolta l'episodio non sembrerebbe legato al terrorismo islamico. L'area è stata transennata. I residenti sono stati invitati dai poliziotti ad allontanarsi. Una persona che lavora in un negozio di elettronica ha riferito che gli agenti hanno raccomandato alle persone in casa di non uscire assolutamente. Un testimone ha detto di aver visto una quarantina di studenti uscire dal liceo Alexis de Tocqueville e riunirsi in un parcheggio nei paraggi. Successivamente all'annuncio della Polizia di una sparatoria nel liceo di Grasse, il Governo transalpino ha diramato un comunicato. La paura di attacchi terroristici, dopo quello che è accaduto a Parigi, nel novembre del 2015, è ancora forte.

Le persone rimaste ferite dai colpi sparati con un fucile a pompa sarebbero il preside e due studenti.

Il ragazzo si chiama Kylian

Il ragazzo che stamane ha scatenato l'inferno all'interno di un liceo francese ha 17 anni. Il sito del tabloid Le Figaro ha riportato che nella scuola è stato trovato anche un ordigno. Questo, prontamente disinnescato, era stato realizzato usando una strana polvere nera.

Diverse autorità e politici hanno smentito l'attacco terroristico. L'autore della sparatoria si chiama Kylian, frequenta il liceo ed è figlio di un consigliere comunale. Questo, mediante Twitter, ha manifestato la sua vicinanza ai feriti e alle loro famiglie. L'uomo è stato biasimato da molti per la pessima educazione impartita al figlio. Sconcertata per quanto avvenuto in Francia nelle ultime ore anche la ministra italiana Valeria Fedeli, secondo cui le armi a scuola non rappresentano attualmente un problema in Italia.