Nella giornata di ieri la Corea del Nord ha effettuato un nuovo esperimento con razzi di media portata ma, secondo fonti americane e sudcoreane, l'ordigno sarebbe esploso subito. Le tensioni nell'area quindi sono in continuo aumento. Il missile è partito da una base nordcoreana nei pressi di Wonsan, nella costa orientale del paese, ma nonostante i successi ottenuti nelle settimane e nei mesi scorsi con altri test, questa volta l'ordigno ha avuto un guasto e non è riuscito a prendere quota cadendo nel mar del Giappone.

Nuova tipologia di razzo

Il Ministero della Difesa sudcoreano è riuscito a rilevare il lancio di questo missile attraverso i suoi sistemi, ma ancora non si è riusciti a determinare la sua tipologia.

Nonostante questo, alcuni esperti pensano che l'ordigno esploso sia un nuovo tipo di razzo, sperimentato per la prima volta dalla Nordcorea. Proprio tre giorni fa la Corea del Nord aveva annunciato di aver raggiunto molti progressi nello sviluppo dei razzi, soprattutto riguardo un nuovo motore che consentirebbe un grande aumento di gittata ai lanci missilistici.

I test nordcoreani

Nell'ultimo anno i test si sono succeduti mese per mese, per esempio già il 12 febbraio di quest'anno era stato testato il missile Puguksong-2, anche quello però finito nelle acque del mar del Giappone per un guasto. Il 6 marzo invece sono partiti ben 4 missili dalla base di Dongchang-ri che riuscirono addirittura ad arrivare a 250 km dalle coste del Giappone dopo una corsa di circa 1000 km.

Tutti questi ultimi test sembrano confermare ciò che ha dichiarato Kim Jong-un nel suo discorso di capodanno, cioè lanciare un missile intercontinentale capace di raggiungere gli Stati Uniti con una carica atomica. "Il mondo intero testimonierà presto l'importante significato della grande vittoria", ha dichiarato recentemente Kim Jong-un.

Gli Stati uniti hanno fatto sapere che all'apparenza è stata soltanto una provocazione per aumentare le tensioni nell'area, ma le attività di sorveglianza riguardo Pyongyang sono già state intensificate. Nelle prossime settimane ci auguriamo che non avvengano altri test di questo tipo e che i colloqui tra Trump e Xi (Presidente Cina) abbiano esito positivo.