Migliaia di persone ieri sono scese in piazza in tutta la Russia per protestare contro la corruzione che sta dilagando tra gli alti vertici del governo e tra gli oligarchi più vicini al Presidente Putin, accusati di avere intascato di nascosto milioni di rubli e di averli usati per scopi personali. Quello che il popolo russo non è più disposto a tollerare è che anche i media e i blog che inizialmente avevano tentato di denunciare la situazione scandalosa che si è venuta a creare siano stati messi a tacere anche con la forza. pur di non far trapelare gli affari segreti delle alte sfere del governo russo.

Scontri e arresti

In tutte la città russe, anche in quelle più piccole e remote, le manifestazioni sono state lunghe e hanno richiamato moltissime persone stufe di un governo che più che al popolo sta pensando agli interessi personali del suo popolo: sono stati gridati slogan contro il Presidente Putin e i suoi fedelissimi. Molti sono stati gli scontri con le forze dell'ordine che hanno fatto di tutto per reprimere la protesta e hanno cercato di rimandare indietro i manifestanti con la forza; molti sono stati anche gli arrestati, portati in carcere come i peggiori dei criminali e dei terroristi.

Il caso Navalny

Il caso più emblematico è stato quello del blogger Aleksej Navalny, seguitissimo in tutta la Russia da milioni di follower, che da sempre si batte contro la corruzione ed è in prima linea nel denunciare la pochissima libertà di stampa che attualmente vige in Russia.

ieri Navalny è stato arrestato mentre manifestava a Mosca e cercava di raggiungere la Piazza Rossa, il vero fulcro della protesta dove avrebbe dovuto tenere un discorso; mentre veniva portato via dalla polizia i suoi simpatizzanti hanno gridato alcuni slogan come: "Fascisti, fascisti!" e "Via lo zar!".

Una giornata campale

Quella di ieri, soprattutto nelle metropoli di Mosca e San Pietroburgo, è stata una giornata campale e secondo l'agenzia di stampa governativa Interfax solo nella capitale sono state fermate tra le 500 e le 700 persone con l'accusa di incitazione alla violenza e turbamento dell'ordine pubblico.

Sta facendo discutere ed indignare i cittadini russi il caso del Primo Ministro Dmitrij Medvedev, accusato di avere intascato tangenti per milioni di rubli da società private e di avere usato quei soldi per scopi personali; le smentite non hanno convinto il popolo dell'estraneità di Medvedev allo scandalo.