La domanda più frequente in campo astronomico e ufologico è: c’è vita su Marte? Non lo sappiamo ancora, anche se la speranza c’è sempre, rinfocolata dalle immagini suggestive che ci vengono inviate dalla sonda Curiosity sul Pianeta rosso dal 2012. In realtà, la NASA sta seguendo anche un’altra pista: la presenza di alieni potrebbe essere più probabile sulle loro lune, anziché sui pianeti stessi. Motivo? Perché su di esse è più facile trovare presenza di acqua, come infatti accade sulla Luna di Saturno chiamata Enceladus.

Mediante la missione Cassini, la NASA sta esplorando da tempo (la missione è ormai giunta alla sua fase finale) l’orbita gigante intorno agli anelli di Saturno ed ha fatto una importante scoperta che alimenta importanti speranze nel ritrovamento di vita aliena da quelle parti.

Di seguito anche un video.

Ufo: sotto il ghiaccio della Luna di Saturno presenza di acqua e forse di vita

La missione Cassini della NASA ha dimostrato come sotto 1,2 miglia di ghiaccio vi sia un possibile oceano. E si sa, presenza di acqua, corrisponde a potenziale presenza di vita. Cosa invece improbabile sui pianeti stessi, come Marte, Venere, Giove e appunto Saturno. Anche la Luna di Giove viene ritenuta possibile casa per alieni. Ciò ha incoraggiato la NASA a programmare un’altra missione verso Saturno in futuro. Secondo Nicolas Altobelli, scienziato del progetto dell'Agenzia spaziale europea per la missione Cassini-Huygens, intervistato dal quotidiano britannico Express: “Questa scoperta apre nuove prospettive per indagare l'emergere di condizioni di abitabilità sulle lune ghiacciate dei pianeti giganti gassosi”.

Sul sito compare anche un video, presente su Youtube da qualche settimana:

Ufo su Luna di Saturno? Ne sapremo di più nella prossima missione

Tutto dipenderà se questa acqua sotterranea sia davvero così vicina alla superficie. Sono stati però di fatto rivelati pennacchi di vapore acqueo e ghiaccio a spruzzo nel Polo Sud di Enceladus, che provengono dalle cosiddette "strisce di tigre" che altro non sono che fratture calde in superficie.

Altobelli afferma poi che i primi metri sotto la superficie della zona che hanno studiato, anche se ancora a superfici glaciali di 50-60 gradi, sono molto più calde di quanto si aspettassero, anche fino a 20 gradi. Pertanto, conclude, ciò non può essere collegato alla sola illuminazione solare, bensì deve esserci anche una fonte di calore. Vedremo dunque se ci sono alieni sulla Luna di Saturno. Intanto, c’è chi ritiene che vi siano anche sulla nostra Luna.