L'etna è tornato ad eruttare. Il vulcano siciliano, nelle ultime ore, è monitorato specialmente nei pressi del cratere da cui è fuoriuscito materiale lavico. L'emissione di lava è stata preceduta da alcune esplosioni che hanno ferito dieci persone, tutti turisti. Sei sono state subito trasportate nei nosocomi di Acireale e Catania. Le deflagrazioni, secondo gli esperti, sarebbero state l'effetto del contatto tra il magma e la neve. I turisti si trovavano a un centinaio di metri dal luogo dove è iniziata a fuoriuscire la lava. Nessuno di essi, comunque, ha riportato ferite gravi.

Nessun ferito è in gravi condizioni

Il grosso vulcano siciliano, l'Etna, è tornato ad 'alzare la voce'. Nelle ultime ore, la lava è iniziata a fuoriuscire da uno dei crateri. Una forte esplosione ha scosso una decina di turisti, che hanno riportato traumi e ferite. Sul posto sono arrivati immediatamente gli uomini del Corpo forestale della Regione Siciliana, i poliziotti, e le guide alpine della Gdf. I feriti sono stati condotti in quattro diversi ospedali siciliani. Nessuno, comunque, rischia la vita. Un episodio simile, ma con conseguenze molto più gravi, si verificò il 12 settembre 1979, quando alcuni turisti, provenienti da Nicolosi, arrivarono alla Bocca Nuova, un cratere ritenuto 'in letargo'.

All'improvviso si sentì un forte boato: la massa di lava solidificata saltò in aria e il gruppo di turisti venne sommerso da una miriade di sassi e schegge. Il bilancio fu di 9 morti e 23 feriti.

Il rischio di un'altra potente esplosione

Gli esperti ritengono che non bisogna sottovalutare la situazione perché c'è il rischio di un'altra potente esplosione, proprio come quella di 37 anni fa.

La minaccia sarebbe rappresentata dalla pressione del gas. Intanto, sull'Etna continua ad eruttare. Le colate laviche sono costantemente monitorate dagli esperti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Attualmente il fenomeno naturale, ben visibile anche da Catania e da diversi paesi limitrofi, non starebbe creando problemi. Non è stato sospeso neanche il traffico aereo dell'aeroporto di Fontanarossa.