Un dipendente di un'amministrazione pubblica aveva una forte artrosi lombare e cervicale e, grazie al suo medico, era riuscito a stare lontano dal lavoro per sei mesi in un breve lasso di tempo, pari a un anno e mezzo. Troppo per la Procura generale della Corte dei Conti, che ha voluto fare chiarezza. Alla fine è emerso che un medico di Cesena, 55 anni, aveva rilasciato certificati a raffica; un numero troppo alto se rapportato alla patologia del paziente. Il dottore e l'impiegato ora rischiano grosso, poiché lo Stato ha chiesto un risarcimento di 50.000 euro.

La richiesta del risarcimento per danno erariale

L'artrosi rappresenta un tormento per molte persone, specialmente per quelle più mature. Lo sa bene un impiegato di Cesena che, avvalendosi di un medico compiacente, era riuscito a restare a casa, non recandosi sul posto di lavoro per sei mesi. Un lasso di tempo decisamente considerevole per la Procura generale della Corte dei Conti che, adesso, chiede ai due un risarcimento di 50.000 euro per danno erariale. I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2013 e parte del 2014.

Il medico prescriveva continuamente certificati di malattia all'assistito sessantenne, permettendogli così di non andare a lavoro. Nella documentazione sanitaria veniva sempre menzionata l'artrosi lombare e cervicale come patologia che impediva al sessantenne di svolgere la sua attività occupazionale.

Sia il professionista che il suo assistito sono stati ascoltati, qualche giorno fa, dalla Corte dei Conti. Prima sarebbero stati rilasciati certificati di 10 giorni, poi di 20 e così via.

Troppo tempo lontano dal lavoro

L'impiegato sessantenne dell'ente pubblico ha incassato lo stipendio - sebbene in malattia - fino a settembre dell'anno scorso.

A un certo punto però, ha avuto una brutta sorpresa, ricevendo una citazione relativa al risarcimento di circa 50.000 euro in favore della Pubblica amministrazione. Tale somma corrisponde agli stipendi erogati al funzionario durante il periodo di malattia e i contributi previdenziali. All'impiegato è stata contestata l'eccessiva assenza dal lavoro. Insomma, secondo lo Stato, una semplice artrosi non sarebbe motivo di allontanamento dal proprio impiego per un periodo così lungo.