Esiste un nesso tra un uso esagerato e scorretto dello Smartphone e la nascita di un Tumore al cervello. Stando alla sentenza di primo grado del Tribunale di Ivrea sembrerebbe proprio di sì. È accaduto ad un dipendente Telecom di essere colpito da neurinoma dopo aver usato per oltre tre ore al giorno il telefono cellulare. Il tribunale, adesso gli ha riconosciuto la correlazione e la rendita a vita per la malattia professionale. “È la prima volta che accade ma questa sentenza riconosce un nesso tra l’uso scorretto dei moderni cellulari e il possibile sviluppo di un tumore al cervello”.

Sono le parole degli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, che operano all’interno dello studio legale torinese Ambrosio & Commodo.

Condanna già in primo grado

Lo sfortunato signore, Roberto Romeo, di 57 anni, che ormai ha anche perso l’udito, si è ammalato di tumore dopo aver usato per più di tre ore tutti i giorni (per oltre quindici anni) il cellulare. Il Tribunale di Ivrea, già in primo grado, ha deciso di condannare l’Inail che, in un primo momento, si era rifiutata di corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al malcapitato. La sentenza, di cui si è avuta notizia solo oggi grazie agli avvocati difensori, è stata emessa l’11 aprile 2017 dal giudice del lavoro Luca Fadda, che ha riconosciuto come il tumore in questione, seppure benigno, è invalidante ed è stato causato dall’eccessivo uso del cellulare senza le dovute protezioni.

Informare è importante

Lo studio legale Ambrosio & Commodo già in passato aveva intentato una causa presso il Tribunale Amministrativo regionale per costringere il Ministero della Salute e quello del Lavoro a fare una sacrosanta campagna di informazione sui pericoli che possono derivare da un uso sconsiderato del cosiddetto telefonino.

”L’auspicio è che adesso possa partire finalmente questa campagna di sensibilizzazione, che continua a non esserci. Siamo comunque soddisfatti del fatto che un tribunale riconosca già in primo grado la causa oncogena scatenata dai campi elettromagnetici sprigionati dagli attuali smartphone”. Dopo aver fatto ricorso al Tar, nell’attesa che il tribunale in questione prendesse una decisione, lo studio legale ha realizzato un utilissimo sito internet: www.neurinomi.info. In questo portale dove gli utenti possono trovare molti consigli utili sul come usare correttamente il telefono cellulare”.