Negli ultimi anni la guerra ai 'post migliori' atti ad accaparrarsi tanti like stanno giocando dei brutti scherzi sia ai milioni di giovani coinvolti che ai rispettivi genitori. A quanto pare, le gravi ferite subite come conseguenza diretta dell'aberrante pratica dell'autolesionismo e le tantissime morti non hanno insegnato un bel nulla. Di recente è stato scoperto il gruppo WhatsApp Pro-Ana. Un malefico gioco che induce le ragazze ad allucinanti prove destinate a diventare anoressiche. Inoltre, in seguito alle raccapriccianti emulazioni della morte della balena blu, era anche tornato prepotentemente alla ribalta un altro vecchio nemico delle famiglie: la sfida del sale e del ghiaccio, il quale avrebbe come scopi principali sia la goliardica resistenza del giocatore alle pesanti bruciature che il mix di ghiaccio e sale possano provocare sulla pelle umana, che la pubblicazione sui social network delle eventuali testimonianze.
Ora a riempire il già nutrito palinsesto di internet compare dinnanzi al grande pubblico un altro terrificante 'gioco', il Deodorant Challenge.
Non solo grossi geloni
Se i tagli agli arti superiori ordinati dal 'curatore' del Blue Whale hanno smosso gli animi anche delle persone più gelide, la reazione chimica che un pò di sale e ghiaccio possono occasionare sulla pelle è a dir poco sconcertante. In effetti, tale mix potrebbe raggiungere anche i -20 gradi centigradi. Detto ciò, sarebbe più facile intuire cosa potrebbe succedere alla pelle umana se in un punto qualsiasi venisse spruzzato del deodorante fino a provocare delle gravi ustioni. Ed è proprio questo il terribile nuovo gioco che sta letteralmente spopolando su Facebook, Twitter e Instagram.
E attraverso il quale gli adolescenti di mezzo mondo si sfidano postando le bruciature rimediate ai loro arti o altre parti del corpo per ricevere quanti più 'mi piace' possibili.
Una mamma disperata
A denunciare l'ennesima gara autolesionistica è stata una mamma inglese della Cornovaglia. La donna è intervenuta con una nota carica di disperazione sia sui social più conosciuti, che rilasciando una lunga intervista al quotidiano britannico The Sun.
Dove l'apice del drammatico racconto della madre di una ragazzina appena tredicenne è stato raggiunto quando ha spiegato che certe ustioni possono arrivare addirittura fino al terzo o al quarto grado. E che in alcune occasioni il gelone procurato potrebbe andare in sepsi o causare un collasso degli organi. Insomma, massima attenzione anche su questa nuova mania.