"Sono una persona buona e ho dato la mia vita a Dio", Kosaka Kumiko con ancora indosso il suo abito da suora in manette e giubbotto antiproiettile, lo ha dichiarato davanti ad un giudice argentino. All'inizio di un processo che la vede accusata di favoreggiamento verso i sacerdoti che, per anni, hanno abusato sessualmente i bambini non udenti in cura presso l'Istituto Provolo di Mendoza. Tutto ciò dopo una fuga rocambolesca, terminata a Buenos Aires dopo un mese di latitanza. Kosaska Kumiko è una religiosa giapponese arrivata all'Istituto Provolo nel 2007.
L'avvocato Sergio Salinas, legale della ONG Xumek che sostiene le vittime, l'ha soprannominata "il diavolo con il viso da donna "
Pedofili aiutati nella selezione delle vittime da suor Kumiko
I bambini -ora adolescenti- hanno accusato la suora di aver svolto un ruolo fondamentale in questa squallida vicenda, selezionando i minori caratterialmente più deboli, per consegnarli come prede . Un incubo durato fino al Dicembre dello scorso anno, quando don Nicola Corradi (82 anni) e don Horacio Corbacho (56 anni) furono arrestati dalla polizia Argentina con l'accusa di abuso sessuale aggravato . Sarebbero stati coinvolti almeno una ventina di bambini e bambine non udenti, tra i 10 e i 12 anni. I particolari emersi durante l'udienza sono raccapriccianti.
Secondo le accuse gli studenti sono stati costretti a fare sesso orale, in presenza di sacerdoti e alcuni sono stati violentati e picchiati. Una ex alunna ha testimoniato di essere stata abusata quando aveva appena cinque anni, suor Kumiko le mise un pannolino per nascondere l'emorragia provocata dagli stupri sistematici a cui era stata sottoposta.Sempre secondo le testimonianze delle vittime, in camera della suora i sacerdoti guardavano film pornografici con gli alunni.
Eppure Kosaka Kumico ha ribadito di essere stata sempre all'oscuro delle violenze.
Un altro risvolto inquietante, venuto alla luce in questi mesi di indagine, è relativo alla figura di Don Nicola Corradi. Il sacerdote italiano - ora scarcerato per problemi di salute - era già stato coinvolto in una vicenda simile,negli anni compresi tra il 1955 e il 1984, nella sede italiana dell'istituto a Verona.
Come è accaduto in passato, le autorità ecclesiastiche hanno preferito "traslocare" il problema anziché affrontarlo. Secondo l' Arena di Verona, la pericolosità di Don Corradi era conclamata almeno dal 2009. Ma l'arcivescovo di Mendoza, Carlos María Franzini afferma di non avere avuto mai notizie delle vicende italiane.