Non è la prima notizia allarmante che è balzata agli onori della cronaca riguardo un'eventuale guerra nucleare. Infatti uno scienziato, Paul Doherty, avrebbe affermato che anche una guerra nucleare di piccole dimensioni potrebbe spezzare la vita di miliardi di persone in tutto il mondo. Sono molte le ipotesi che vengono fatte su un'eventuale ed imminente fine del mondo, ma lo studioso avrebbe reso pubblico il suo avvertimento, in base a delle simulazioni effettuate in laboratorio. Ma andiamo a scoprire insieme i dettagli della vicenda.
La fine di miliardi di persone
Lo scienziato Paul Doherty sostiene che si può evincere da alcune simulazioni effettuate, che se una eventuale guerra atomica scoppiasse, circa un terzo della popolazione mondiale morirebbe. Infatti, una detonazione nucleare, anche della potenza di pochi kilotoni, avrebbe un impatto devastante anche sulle popolazioni che vivono nella parte opposta del globo terrestre. Lo scienziato avrebbe voluto avvertire con la sua ricerca che, anche la sola minaccia di una guerra nucleare, che coinvolgerebbe gli Stati Uniti, la Russia e la Corea del Nord sarebbe pericolosissima. Lo scienziato avrebbe lanciato il suo annuncio, usandolo come monito per il leader della Corea del Nord, Kim-Jong, che avrebbe annunciato più volte la costruzione del suo "più grande missile" e avrebbe avvertito il presidente Donald Trump "di non mettere alla prova la sua pazienza".
Conseguenze sulla popolazione
Nel suo libro Paul Doherty avrebbe spiegato che, se dovesse scoppiare una guerra nucleare, sarebbero miliardi i morti causati dalle radiazioni durante le esplosioni. In seguito, ci sarebbero ancora più vittime a causa della fame o del cancro. Infatti l'elemento chimico, lo Stronzio-90, è simile al calcio e una volta ingerito, il nostro corpo lo assorbe nelle ossa.
Una volta entrato nelle ossa, il suo decadimento radioattivo rompe il DNA delle cellule, portando il cancro osseo e la leucemia. Inoltre, un centinaio di detonazioni nucleari potrebbero bloccare il passaggio della luce solare e abbattere la temperatura globale, una situazione devastante per l'approvvigionamento alimentare mondiale.
Quindi, secondo lo studioso, chi non morirebbe nelle prime fasi della guerra nucleare, non potrebbe comunque aspettarsi di vivere a lungo. Entro solo due settimane il nostro globo sarebbe invaso da tonnellate di fumo, fuliggine e polvere che lo ricoprirebbero, attaccandosi ad esso come vernice nera. I livelli di luce sarebbero ridotti al minimo e a mezzogiorno sarebbe notte. Quest'esplorazione scientifica fatta da Cody Cassidy e Paul Doherty è un monito per tutti per tutelare il mondo da un'eventuale, catastrofica guerra atomica.