Schiaffi e pugni aprono l'incontro tra Donald Trump e Recep Tayyip Erdoğan. All'ingresso dell'ambasciata turca, i bodyguard del leader di Ankara si scontrano con dei manifestanti pro-curdi. Nove i feriti. Mentre Erdogan si apprestava a varcare la soglia della Casa Bianca, dove il presidente degli Stati Uniti lo stava aspettando, all'ambasciata turca di Washington è scoppiato il finimondo. Un gruppo di manifestanti filo-curdi è infatti entrato in contatto con gli agenti di sicurezza turchi, generando una rissa. Il bilancio degli scontri è di nove feriti.
Secondo alcuni testimoni, a generare i tafferugli sarebbero state proprio le guardie del corpo del presidente in visita, che avrebbero superato i cordoni della polizia e attaccato i manifestanti.
L'incontro tra Trump e Erdoğan: sul tavolo la lotta al terrorismo
Durante la presidenza di Obama, i rapporti tra i due paesi si erano raffreddati. Oggi, con l'incontro tra Donald Trump e Recep Tayyip Erdoğan, il dialogo tra Stati Uniti e Turchia riprende. Al centro del summit c'è il pericolo terrorismo, con due leader che sono concordi nel continuare e anzi intensificare la lotta agli islamisti dell'Isis e ai curdi del Pkk. Trump non perde l'occasione per rimarcare l'alleanza che lega da dieci anni Washington e Ankara, glissando l'imbarazzo per aver deciso di armare i curdi nella lotta contro lo Stato Islamico.
Il presidente americano elogia gli sforzi della Turchia per cercare di metter fine alle "terribili uccisioni" in Siria, aggiungendo che "la guerra civile in Siria sciocca il mondo intero". Poi Trump va duro contro il terrorismo, dichiarando la volontà condivisa dai due paesi di braccare e sconfiggere Isis e Pkk.
Erdoğan a caccia di legittimazione internazionale
Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti d'America sono sposate totalmente dal leader turco. Erdoğan, riprendendo il discorso di Trump, ribadisce la ferma intenzione di debellare ogni forma di terrorismo operante nella regione. In quest'ottica viene elogiata anche l'offensiva missilistica in Siria decisa da Trump dopo l'attacco chimico a quanto pare ordinato da Assad.
Una visione comune che parrebbe sancire il feeling tra i due leader. Ma l'incontro tra Trump ed Erdoğan ha anche un messaggio forte al livello internazionale. Infatti, la visita del leader turco alla Casa Bianca di fatto lo legittima agli occhi del mondo dopo il discusso referendum costituzionale del mese scorso. Un incontro da cui anche Trump trae giovamento, distraendo l'opinione pubblica dallo scandalo sulle informazioni segrete rivelate alla Russia.