Pensava che, dopo il divorzio, sarebbe riuscita ad ottenere l'assegno divorzile, ovvero quella somma mensile che garantisce al divorziato lo stesso tenore di vita che aveva quando era sposato, invece una 39enne ha dovuto ricredersi. La Corte di cassazione ha confermato la decisione del Tribunale, che aveva respinto la richiesta della donna, mamma di due figli avuti dall'uomo che ha lasciato, un impiegato. Secondo i magistrati della Suprema Corte, la 39enne è ancora giovane, quindi ha la capacità di trovarsi un lavoro. E' stato riconosciuto, comunque, l'assegno per il mantenimento dei figli.

La 39enne aveva smesso di lavorare per dedicarsi alla famiglia

Si torna a parlare del diritto all'assegno divorzile. Una 39enne aveva sposato un impiegato di Salerno, con cui aveva avuto due figli. Per dedicarsi a tempo pieno alla famiglia, aveva lasciato anche il lavoro (faceva l'estetista). A un certo punto, però, il rapporto tra marito e moglie è diventato molto instabile. Nonostante i due figli, la 39enne e l'impiegato hanno deciso di dirsi addio: si sono separati e poi hanno divorziato. La donna, essendo disoccupata, aveva chiesto l'assegno divorzile, ovvero lo strumento per consentirle di godere dello stesso tenore di vita che aveva in costanza di matrimonio. Ebbene, dopo il 'no' del Tribunale, è arrivato anche quello della Cassazione.

La 39enne solo adesso è venuta a conoscenza che la disciplina legislativa è mutata e che l'ex coniuge non ha sempre diritto all'assegno divorzile. Glielo hanno ricordato gli ermellini. Il marito e il suo avvocato, dunque, esultano.

Matrimonio come unione di affetti non di cose

La Cassazione, nel respingere la richiesta della 39enne disoccupata e divorziata ha sottolineato che la mancanza di lavoro non basta 'in relazione alla sua capacità di lavoro anche in relazione all'età'.

Nella sentenza, inoltre, viene statuito che le nozze rappresentano un connubio di affetti e se vengono meno si scioglie anche ogni rapporto patrimoniale. Gli ermellini hanno fatto intendere che se un divorziato è giovane e in salute non può certamente pretendere l'assegno divorzile. D'ora in avanti, per avanzare tale diritto di dovrà dimostrare l'incapacità di poter reperire i mezzi necessari ad ottenere l'autonomia economica.

Non è la prima volta, negli ultimi mesi, che la Cassazione interviene in tema di assegno divorzile. Lo scorso mese, ad esempio, era stato negato il diritto a Lisa Lowenstein, ex moglie dell'ex ministro Vittorio Grilli.