"Non dobbiamo restare indietro", così Roberta Pinotti, ministro della Difesa, partecipando al convegno riguardante "La nuova frontiera della minaccia cibernetica", su iniziativa della Delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare della Nato. Attenzioni puntate sulle cosiddette "aggressioni cibernetiche". Sottolineata l'importanza della conoscenza sul fronte della prevenzione.

Auspicati investimenti

"Servono investimenti", ha aggiunto Pinotti, evidenziando l'impegno del ministero nell'ambito della tanto discussa "cybersecurity". L'incontro si è tenuto nella nuova aula dei gruppi parlamentari della Camera, alla presenza di addetti ai lavori ed esperti del settore.

Tre le sessioni, una sul lato oscuro della rete, un'altra sulla protezione dell'economia e l'ultima sulle strategie. Ai lavori ha partecipato anche il generale Claudio Graziano, capo di Stato maggiore della Difesa. Ravvisata la necessità di una "sicurezza condivisa" imprescindibile da quella degli spazi cibernetici. Una condivisione a livello internazionale.

Problema sempre più sentito

La sicurezza sul fronte informatico è un problema sempre più sentito, non solo in ambito strettamente tecnico, per la cresce informatizzazione della società e dei servizi erogati dagli enti pubblici e privati. Gli attacchi definiti "malevoli" vengono portati a termine da utenti remoti che, usando software complessi, entrano abusivamente nei sistemi, ottenendo spesso la disponibilità della macchina, per gestire dati senza le autorizzazioni previste.