Sono cominciati ieri gli esami di maturità dell’anno scolastico 2016/2017, e oggi circa 500mila studenti sono stati chiamati a rispondere ai quesiti della seconda prova scritta. Gli allievi del liceo classico si sono cimentati in una versione di Seneca, mentre gli alunni dello scientifico sono stati posti davanti al difficile compito di far camminare una bici dalle ruote quadrate, attraverso la risoluzione di un problema.

La versione di latino: Seneca

E’ Seneca l’argomento di quest’esame di maturità 2017 per gli alunni del liceo classico, che hanno avuto a disposizione 4 ore per tradurre il brano “Il valore della filosofia popolare”, tratto dalle “Lettere a Lucilio”.

Nel testo l’autore afferma che la filosofia è l’unico mezzo che l’allievo Lucilio, ma non solo, ha a disposizione per comprendere la propria identità ed il peso delle proprie azioni.

La prova di matematica, a prima vista inusuale

La traccia della seconda prova della maturità 2017 può sembrare abbastanza inusuale, ma il trucco per superare brillantemente il tranello è stato tradurre il quesito che domandava di dimostrare che una bici sorretta da ruote quadrate può camminare in una funzione con punti di non deviabilità.

La seconda traccia riguarda lo studio di una funzione. Su due problemi e dieci domande, è importante per gli studenti risolvere almeno uno dei due problemi e rispondere alla metà dei quesiti proposti.

Gli altri indirizzi di studio

Analisi del testo per il liceo linguistico: la seconda prova svolta in lingua inglese infatti, chiedeva agli alunni di rispondere ad alcune domande dopo aver analizzato il testo “Poverty affects education – and our system perpetrates it” tratto dal “The Huffington Post”, che analizzava come il grado di povertà possa influire sull’istruzione.

Umberto Eco riproposto con il brano “Apocalittici e integrati” al liceo delle scienze umane, al fine di produrre un’accurata analisi sul rapporto tra i mass media e la cultura.

Le impressioni dell'esperto

Tra i vari istituti che hanno ospitato nella giornata di oggi gli oltre 500 mila maturandi, sicuramente sono gli alunni del liceo scientifico ad essersi trovati alle prese con un problema alquanto difficile.

Il problema che chiedeva in che modo una bici con delle ruote quadrate avesse potuto muoversi, avrebbe trovato soluzione calcolando le misure di una pedana. Anche secondo Roberto Natalini, matematico e direttore dell’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio nazionale delle ricerche, la risoluzione di questo quesito necessitava la conoscenza di nozioni difficilmente in possesso di uno studente medio. Confrontatosi con alcuni suoi colleghi docenti universitari, Natalini afferma che una traccia simile, se sottoposta a studenti del primo anno di ingegneria che avessero dovuto sostenere la prova di Analisi 1, avrebbe mietuto molte vittime.