Esattamente un'anno fa i cittadini del Regno Unito votavano per il referendum sulla Brexit - parola macedonia formata da Britain and exit - vale a dire sulla permanenza del paese nell'Unione Europea. Un voto che da subito è sembrato destinato a sconvolgere le sorti di entrambe le parti.

Le tappe della Brexit

Ma rivediamo tutte le importanti tappe dal referendum ad oggi. Il 23 giugno si vota il referendum, una data simbolo perché 17 milioni di cittadini britannici, cioè il 51,9%, decide di far uscire il Regno Unito dall'Unione Europea. Il giorno dopo, il 24, il primo ministro Cameron si dimette.

Il leader del partito conservatore durante la campagna elettorale si era detto favorevole al "remain", quindi con una dichiarazione spiega le motivazione delle sue scelta: "Non è giusto che sia io il capitano che guiderà la nave verso destinazioni future". Dopo tre settimane dal referendum, il nuovo capitano della nave arriva: è Theresa May, che diventa così la seconda donna primo ministro nella storia del paese dopo la Lady di Ferro, Margaret Tatcher. Al suo insediamento la May pronuncia una frase netta: "Brexit means Brexit" (cioè "Brexit vuol dire Brexit").

Il 3 novembre, l'Alta Corte inglese si pronuncia sulla procedura dell'uscita del Regno Unito dalla UE, dopo una richiesta da parte di una donna d'affari eurofila, Gina Miller.

I giudici fanno chiarezza, spiegando che prima di procedere all'invio della richiesta formale di uscita del Regno Unito, ci vuole una conferma, tramite voto, da parte del parlamento britannico. L'8 febbraio è un'altra data simbolo: il parlamento approva l'uscita formale dall'UE, con una maggioranza di 494 voti contro 122. Nello stesso giorno, inoltre, il governo presenta un white paper, che nel gergo parlamentare significa un documento che serve a chiarire le posizioni e la strategia negoziale del Regno Unito.

Il 13 marzo anche la Camera Alta (House of Lords) approva il Brexit Bill. Avendo il via libera, il 29 marzo, Theresa May invia la richiesta formale di applicazione dell'articolo 50, cioè l'articolo del Trattato di Lisbona che regola la procedura di addio alla UE. Il 19 giugno, inizia la prima sessione dei negoziati d'uscita a Bruxelles.

Negoziato UE-UK, i punti salienti

Il Regno Unito e l'Unione Europea negoziano principalmente su tre aspetti:

  • Normativo: difatti bisogna capire e scegliere quale leggi europee si dovranno mantenere sul territorio britannico
  • Economico: quanto dovrà pagare il Regno Unito all'Unione Europea. Si parla di 40/60 miliardi di euro, ma la discussione sulle cifre è molto accesa
  • Infine, si discute sulla libera circolazione dei cittadini europei nel Regno Unito e dei cittadini britannici nell'Unione Europea

Proprio in questi giorni la May, a proposito della libera circolazione dei cittadini europei, ha dichiarato che i cittadini UE potranno rimanere nel Regno Unito.