Secondo quanto riportato dal Globe and Mail, un soldato canadese appartenente alla Task Force 2 ha sparato e ucciso un terrorista dell'Isis a una distanza di 3,5 km. Il fatto è stato confermato dall'esercito canadese che ha dato delucidazioni in merito alla questione: un gruppo di miliziani dell'Isis stava tendendo un'imboscata alle forze di sicurezza irachene, ma per fortuna la squadra di tiratori scelti li ha scoperti. Così, dal tetto di un palazzo, il cecchino ha sparato il colpo fatale con un fucile di precisione McMillan TAC-50. Il ruolo del cecchino è essenzialmente quello di sorvegliare il perimetro garantendone la sicurezza: questi soldati vengono preparati attraverso un'addestramento speciale ed il loro è forse il ruolo più ammirato.

3,5 km è il nuovo record stabilito dal cecchino

Il soldato canadese di stanza in iraq non aveva la certezza di poter colpire il bersaglio da una tale distanza ma ha premuto il grilletto sperando per lo più di spaventare i terroristi inducendoli a scappare. Bisogna valutare svariati elementi prima di sparare: la stima viene fatta principalmente attraverso calcoli balistici che tengono conto della velocità del vento e della distanza del bersaglio. I video e le analisi effettuate hanno confermato la distanza di 3.540 metri: è lui a detenere quindi il nuovo record che fino a poco fa apparteneva a Plunkett, un soldato irlandese dell'esercito britannico che sparò al generale francese Colbert a una distanza di oltre 600 metri nel 1809.

Ai tempi, i fucilieri britannici erano addestrati a spare da una distanza massima di 50 metri. Dal 2016 il governo canadese ha preso la decisione di non effettuare più attacchi aerei, aumentando le forze di terra impiegate in battaglia.

L'Isis riduce in macerie la Moschea di Al-Nuri, ecco perchè

La Moschea di Al-Nuri, punto più riconoscibile della città, era ormai un simbolo di potere per lo Stato Islamico da quando nel 2014 Abu Bakr al-Baghdadi annunciò la nascita del Califfato a Mosul.

Si suppone che sia stata devastata dai miliziani stessi che temevano di perderne il controllo, poiché risultava inaccettabile per loro che un simbolo di tale importanza venisse deturpato dal governo. L'Isis però non ne rivendica la distruzione, anzi attribuisce la colpa al governo americano, che però smentisce l' accusa. Durante gli ultimi anni l'Isis ha distrutto molti monumenti storici tra cui la tomba del profeta Giona, il museo cittadino e l'antica città assira. L'UNESCO ha definito queste distruzioni 'crimini contro l’umanità'.