Una donna sudamericana di origini brasiliane avrebbe accoltellato a morte il proprio compagno e convivente italiano. Il fatto è avvenuto a genova, nel quartiere Sampierdarena alla via Pellegrini e sarebbe stato il tragico epilogo dell'ennesima lite scoppiata fra i due forse per motivi di soldi o di droga.
La donna, Alessia Mendes, di circa 40 anni, avrebbe inizialmente tentato, dopo l'omicidio, di barricarsi in casa e successivamente ha minacciato di suicidarsi gettandosi nel vuoto, ma il pronto intervento di un funzionario di polizia della squadra Volanti, intervenuta immediatamente, l'ha fatta desistere dal suo intento e si è poi lasciata arrestare e portare in caserma.
La ricostruzione della dinamica dei fatti
L' uomo deceduto si chiamava Alessio Rossi, di 35 anni circa, e secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti sarebbe stato ferito a morte dalla Mendes con almeno 3 coltellate, che lo avrebbero raggiunto in altrettanti punti vitali. Il corpo senza vita è stato trovato riverso sulle scale mentre, probabilmente, cercava di trovare scampo dalla furia omicida della propria convivente. Ma purtroppo non c'è stato nulla da fare. I sanitari del 118, allertati da un vicino del palazzo dove è avvenuto il delitto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Le accuse di violenza della donna
Le ragioni alla base di questa lite furibonda finita male sono ora al vaglio degli inquirenti.
Come pure le dichiarazioni della Mendes, che dice di essere stata oggetto, più volte, di violenze domestiche. In effetti, Alessio Rossi, era stato rinviato a giudizio proprio con l'accusa di maltrattamenti e lesioni nei confronti della convivente brasiliana. La denuncia, sempre con la stessa motivazione, era stata inoltrata agli organi giudiziari anche una seconda volta e le indagini erano ancora in corso.
Lo stesso Procuratore capo di Genova non si è voluto sbilanciare più di tanto, ha solo affermato che si sta ancora lavorando per accertare l'esatta dinamica e le ragioni del gesto. Ma considerati i precedenti della vittima la versione della donna sembra avere un fondo di verità. Anche perché gli episodi non sarebbero stati isolati, ma frequenti e si sarebbero verificati, tutti, nell'ultimo anno.
Quindi è possibile che abbia agito per difendersi.
Anche le testimonianze dei vicini corroborano l'idea di una coppia in forte crisi, non solo per motivi economici, ma anche e, forse soprattutto, per discussioni legate all'utilizzo e al consumo di sostanze stupefacenti.