Nelle scorse settimane la Nasa ha diffuso una clip da cui è possibile notare quanto sia grande il numero di asteroidi che hanno sfiorato la Terra. Non è da escludere, infatti, che il nostro pianeta potrebbe collidere con un meteorite. Nelle scorse ore anche il capo dell'ESOC (European Space Operations Centre), il professor Rolf Densing, ha espresso le sue perplessità riguardo al fatto che noi non abbiamo un programma di difesa planetaria per l'impatto con un altro corpo celeste. Ma l'impatto con un oggetto spaziale è imminente? Andiamo a vedere nel dettaglio la questione.

Correva l'anno 1997

Il 6 gennaio del 1997, Jim Scotti, un astronomo impiegato nel programma Spacewatch dell'Università dell'Arizona, notò per la prima volta un asteroide di circa un km e mezzo di diametro muoversi velocemente verso il pianeta Terra. Questo fu chiamato 'Asteroid 1997 XF11' e subito venne allertato Astronomical Union's Minor Planet Center. Da allora gli astronomi non smisero mai di monitorare la meteora e dopo pochi mesi dall'inizio della analisi Brian Marsden un ricercatore dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, affermò che c'era una probabilità, seppur minima, che l'asteroide ci avrebbe colpito il 26 ottobre del 2028. Ma quindi questo asteroide potrebbe colpirci? E ce ne sono altri in rotta di collisione verso la Terra?

Scopriamolo.

Asteroid 1997 XF11

Dan W.E. Green, che lavora sempre per l'Harvard Smithsonian Center for Astrophysics, ha dichiarato al The Post, che non dobbiamo temere nulla, poiché studiando l'oggetto spaziale in questione, è emerso che passerà a circa 965.606 km di distanza. Quindi anche per questa volta la fine del mondo è stata scongiurata dagli scienziati.

La Nasa, dopo l'avvistamento di Asteroid 1997 XF11 decise di istituire il Near Earth Program Office, un dipartimento che mira al monitoraggio costante dei cieli, per scorgere oggetti spaziali che passino a meno di una distanza lunare dal nostro pianeta, ovvero a 384,400 km di distanza dalla Terra e che siano più larghi di un chilometro.

Ma l'agenzia spaziale statunitense non deve solo monitorare gli asteroidi in rotta verso il nostro pianeta. Infatti, ultimamente è molto concentrata sulla ricerca della vita aliena, e il professor Geoffrey Marcy ha chiesto l'aiuto dei milionari per cercare gli extraterrestri nel nostro Sistema Solare. Non ci resta adesso che aspettare nuove notizie. A voi i commenti.