Un altro episodio di abusi sulle donne commessi da un soggetto apparentemente stimabile ed integerrimo, che gode della fiducia della gente anche per la carica che ricopre. Antonio Contarino, un vice prefetto in attesa di incarico a Reggio Calabria, è finito in manette con l'accusa di violenza sessuale. I fatti risalgono al 2015, quando Contarino era commissario prefettizio a Bagnara Calabra. L'uomo, sposato e padre di due figlie, avrebbe palpeggiato tre donne in due occasioni. La prima volta, l'ex commissario prefettizio molestò due donne che si erano rivolte a lui per un sostegno economico; la seconda volta, invece, tentò di toccare il seno della sua inquilina, dopo essersi recato da lei per riscuotere l'affitto.

La sua inquilina gli diede uno schiaffo

Guai per Antonio Contarino, uomo che avrebbe sfruttato la sua importante carica per molestare tre donne. L'inquilina a cui il vice prefetto toccò il seno riuscì a liberarsi e gli diede un ceffone, allontanandolo dalla sua abitazione. All'ex commissario prefettizio viene contestato anche il reato di tentata concussione. Contarino ha ricoperto l'incarico di commissario prefettizio nel centro calabrese fino a novembre dell'anno scorso. Nelle ultime ore, il gip ha ritenuto adeguato l'impianto accusatorio e sussistenti le esigenze cautelari, quindi ha posto il viceprefetto agli arresti domiciliari. La richiesta della Procura è stata accolta. I carabinieri, nell'ambito delle indagini, hanno scoperto che Contarino, in veste di presidente della Commissione straordinaria per la provvisoria gestione del Comune (Bagnara Calabra era stato sciolto per infiltrazioni mafiose) aveva palpeggiato due donne che si erano recate da lui per chiedere un sussidio, visto che la situazione economica in cui versavano glielo consentiva.

L'uomo, secondo gli inquirenti, avrebbe dapprima rasserenato le due, poi gli avrebbe messo le mani sul seno e sulle parti intime. Il viceprefetto avrebbe assunto un atteggiamento simile con la sua inquilina.

Palpeggiamenti nonostante la contezza della legge

Un atteggiamento vergognoso quello di Antonio Contarino che, senza remore, avrebbe toccato il seno e il basso ventre di tre donne.

Nonostante il suo incarico, Contarino avrebbe compiuto più volte gesti immondi. Eppure il viceprefetto conosce la legge e, dunque, sa bene che palpeggiare glutei, seno o parti intime delle donne configura il reato di violenza sessuale e quindi può condurre a una condanna per abuso sessuale.