Già nominata "Vegetariana più sexy" dalla Peta per due anni consecutivi, Leona Lewis continua la sua campagna di sensibilizzazione per i diritti degli animali. L'artista britannica, che non ha mai fatto mistero della sua dieta vegana, ha invitato i suoi fan a mantenere alta l'attenzione sul festival di Yulin, la sagra della carne di cane che ogni anno si tiene in Cina, e a sottoscrivere una petizione per fermare l'evento tristemente famoso in tutto il mondo. Leona ha infatti pubblicato un articolo, sul suo seguitissimo blog www.lee-loy.com, in cui, alla barbarica tradizione cinese, contrappone il Kukur Tihar Festival, una festa nepalese che celebra "la lealtà e la natura adorabile dei cani".
La popstar londinese scrive di quanto siano forti e toccanti nella memoria le immagini dei cuccioli torturati ed uccisi allo Yulin, perché, tra tutti gli animali, i cani "occupano un posto speciale nel suo cuore". Nella cultura induista, invece, questi amici a quattro zampe sono venerati, rispettati e, nel contesto del festival Kukur Tihar, vengono celebrati con collane di fiori.
Dopo aver sottolineato le abissali differenze tra le due culture asiatiche, la Lewis racconta dell'amore per i suoi cani - ne ha ben tre - , aggiungendo che questi animali domestici "incarnano tutto ciò che c'è di buono sul pianeta" e che "è nostro compito mostrar loro amore e sicurezza". Proprio su questo tema verte il brano scritto da Diane Warren ed interpretato da Leona Lewis, a supporto della campagna animalista promossa da Lisa Vanderpump e dalla sua fondazione.
La canzone, intitolata "(We All Are) Looking for Home", è un inno alla vita e all'uguaglianza di tutte le specie viventi, ed intende dare una "voce agli animali".
"La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali", scriveva Gandhi, ma purtroppo, i nostri amici a quattro zampe sono troppo spesso vittima di tortura, maltrattamenti e indifferenza.
Ben vengano le campagne animaliste: è ammirevole che personaggi che godono di notevole influenza e che sono seguiti da migliaia di followers, si battano per i diritti di chi non ha voce. Leona Lewis continua la sua battaglia di sensibilizzazione, con la speranza che in tanti sottoscrivano la petizione Stop Yulin Forever, per fermare per sempre il massacro dei cani in Cina e diffondere la cultura del rispetto in tutto il mondo. Questa volta i nostri cagnolini hanno trovato la loro voce...e che voce!