Probabilmente molto presto sulle nostre strade e autostrade non vedremo più i famosi cartelli che recitano "attenzione controllo elettronico della velocità". Sarebbe già pronta, infatti, una bozza di decreto legge per rendere le segnalazioni preventive degli Autovelox illegali. E non dovrebbero sparire solo dalle strade e autostrade, ma anche dalle app scaricate sui nostri dispositivi elettronici e dai siti internet specializzati. Certo alla vigilia del grande esodo estivo non è una bella notizia per milioni di automobilisti. E lo è ancora di più se si pensa alla motivazione addotta dal Governo per varare un provvedimento del genere.

Infatti, secondo i tecnici di Palazzo Chigi, questi cartelli indurrebbero gli automobilisti a manovre improvvise e pericolose che metterebbero a rischio la sicurezza di tutti gli utenti delle strade.

Cosa prevede nel dettaglio il nuovo decreto

Oltre a far sparire dalle strade tutti le segnalazioni di Tutor e Autovelox, il nuovo decreto che il Governo Gentiloni si appresta a varare le eliminerà anche dai navigatori montati sulla auto, dai siti internet e dalle applicazioni per smartphone e tablet. Questo perché, secondo quanto trapela da fonti governative, sarebbero proprio le applicazioni e i dispositivi elettronici a causare distrazione a chi è al volante e quindi sarebbero motivo di manovre azzardate, frenate brusche e tamponamenti.

E anche in misura maggiore degli stessi cartelli stradali.

Il parere del Procuratore Generale di Roma

Il Procuratore Generale di Roma, Giovanni Salvi, intervistato da Repubblica sull'argomento, si dice favorevole all'introduzione della norma che elimina le segnalazioni preventive di controllo della velocità. Infatti, a suo parere, è invalsa la prassi di rispettare i limiti solo in prossimità di queste indicazioni.

Mentre, sempre a suo giudizio, deve ritornare in auge il concetto che gli automobilisti devono sempre rispettare i limiti di velocità. Di conseguenza una norma del genere non fa altro che rafforzare la sicurezza sulle strade e il concetto di legalità, da molti ultimamente trascurato.

Le reazioni politiche alla proposta

Se una tal norma vedrà la luce susciterà, sicuramente, aspre polemiche tra gli automobilisti e le loro associazioni.

Intanto, la polemica è già montata a livello politico. Simone Baldelli, vice presidente della Camera e deputato di Forza Italia, tramite Twitter, chiede se si tratta di uno scherzo. E, nel caso non lo sia, chiede che il ministro dei trasporti, Graziano del Rio, rilasci una dichiarazione sulla notizia, che la confermi o la smentisca. Anche perché sembra che il progetto di decreto abbia buone probabilità di tramutarsi in legge, visti anche gli introiti che potrebbe garantire. Infatti, nel caso di conversione, verremo a conoscenza di aver ricevuto una multa solo se viaggiamo di notte e scatta il flash, o direttamente a casa quando riceveremo la notifica del verbale. Di fatto, la data di entrata in vigore ancora non è stata stabilita. Ma sicuramente molto presto.