'L'origine dolosa è l'ipotesi più fondata'. Il pm della Procura di Napoli sulle cause che hanno scatenato il vasto incendio che da giorni sta tenendo in scacco l'area vesuviana ed ha mandato in fumo ettari di terra. Alle parole del magistrato inquirenti ha fatto seguito l'arresto di uno dei presunti piromani del vesuvio. L'uomo sarebbe stato individuato dai filmati delle telecamere di videosorveglianza e trasferito in caserma per l'interrogatorio di rito. Nonostante l'impegno della protezione civile le fiamme continuano a terrorizzare la popolazione e devastare il parco del Vesuvio.

I vigili del fuoco, la forestale, numerosi volontari e tre canadair stanno lavorando da ore per domare le fiamme ed evitare che arrivino ad interessare le abitazioni. Da Torre del Greco ad Ottaviano si respira cenere e si resta sull'attenti per non restare spiazzati nel caso la situazione diventi ancora più critica. Diverse famiglie sono state costrette ad abbandonare l'abitazione per motivi di sicurezza, in molti non dormono da giorni: 'E' una settimana che va avanti questa situazione, le fiamme sono dappertutto'.

Piano di emergenza e appello alla popolazione

Un'enorme, e spaventosa, coltre bianca avvolge il Vesuvio e fa intuire che l'incubo è tutt'altro che finito. Nonostante qualche segnale incoraggiante il comune di Torre del Greco ha varato un maxi piano d'emergenza con la sospensione di tutte le attività commerciali, ludiche e sportive e l'invito a tenere chiuse le finestre di casa nonostante il caldo asfissiante.

Inoltre l'amministrazione comunale ha invitato i cittadini ad allontanarsi da casa soltanto per situazioni di estrema urgenza. A rendere ancora più dolorosa e macabra la vicenda le numerose segnalazioni di animali (cani e gatti) bruciati vivi per far estendere le fiamme.

Post inopportuni: sul web esplode la rabbia

In queste ore gli inquirenti stanno acquisendo le informazioni necessarie per accertare responsabilità e origini di un disastro che rischia di mandare in tilt l'area vesuviana per diverso tempo.

Con il passare delle ore la tensione sale alle stelle anche per via di alcuni post pubblicati sui social. Nonostante la delicata situazione non sono mancati commenti inopportuni. Nel giro di poche ore è diventato virale il commento di un utente che ha sottolineato che il Vesuvio in fiamme è l'ideale per un barbecue. Il commento ha scatenato la furia dei napoletani che hanno replicato con fermezza all'autore del Tweet della vergogna.