Un’insana passione, per nulla corrisposta, ha portato un cinquantenne di Termoli ad un’escalation di violenza inaudita, terminata giovedì scorso con il suo arresto da parte della polizia. Una vicenda dai risvolti inquietanti, come purtroppo si sentono sempre più spesso, ma fortunatamente questa volta con un lieto fine. Invaghitosi di una donna di Vasto, in provincia di Chieti, l’uomo a partire dal mese di febbraio del 2017 ha iniziato a farle avances sempre più spinte inviandole messaggi via sms, messenger e video musicali. Per nulla interessata all’inizio e sempre più spaventata man mano che gli approcci del termolesi si facevano sempre più pressanti e minacciosi, la vastese ha deciso di rivolgersi alla polizia e di sporgere regolare denuncia-querela.

A tempo di record i poliziotti e la magistratura hanno verificato e preso i dovuti provvedimenti, ponendo dietro le sbarre l’innamorato inopportuno e violento.

'Amore' non corrisposto e violenza

L’ha persino minacciata di morte per convincerla a mettersi con lui. Respinto in maniera decisa dalla donna, l’ha terrorizzata dicendo che avrebbe fatto del male alla sua famiglia, tra cui anche al figlio minorenne di lei. Era talmente ossessionato dalla sua immaginaria fidanzata che, perso ogni controllo e in una escalation di violenza, giovedì scorso le ha inviato un messaggio minatorio in cui la esortava a rinchiudersi in casa e ad evitare di entrare in contatto con altre persone, perché nel suo folle progetto omicida potevano essere coinvolti anche altri innocenti.

La donna a quel punto ha reagito e si è recata al commissariato di Vasto sporgendo formale denuncia-querela. Gli inquirenti fortunatamente l’hanno presa sul serio e si sono dati subito da fare. Accertato che era tutto vero ciò che la vittima aveva denunciato, i poliziotti hanno subito provveduto ad avvisare la procura di Vasto.

Il Gip ha emesso, nel corso della stessa giornata, un provvedimento di misura cautelare a carico dell’uomo. I militari si sono quindi recati a Termoli, hanno rintracciato l’uomo e l’hanno arrestato per gravi reati, tra cui atti persecutori, interruzioni di pubblico servizio, lesioni personali e minacce.

Un uomo brutale e irragionevole

Oltre a minacciare la donna, il termolese se l’è presa anche con il servizio sociale del comune di Vasto. Secondo il 50enne il personale del comune abruzzese era responsabile delle sue disgrazie familiari, per questo motivo qualche settimana fa si era recato presso gli uffici degli assistenti sociali e li aveva minacciati pesantemente. Prima di uscire sbraitando aveva persino imbrattato i muri della struttura con della salsa di pomodoro. Finalmente sembra che qualcosa si stia muovendo a livello sociale, con forze dell’ordine e magistratura che agiscono in maniera tempestiva di fronte a crimini che ledono la libertà personale e psicologica delle persone, soprattutto quella di noi donne.

É la stessa Polizia di Stato, forte di questo successo, ad invitare le vittime a denunciare, soprattutto le donne, reati e offese così gravi e odiosi; in quanto è l’unico modo in cui si può uscire dalla spirale violenta in cui si è coinvolti. “Ciò che si è verificato nel caso in esame ove – si legge nel comunicato stampa – Polizia di Stato e autorità giudiziaria di Vasto, in sinergia e con tempestività hanno neutralizzato la pericolosità sociale del violento di turno”.