Una donna di cui non sono state rese note le generalità è ritenuta colpevole del reato di stalking nei confronti dei suoi concittadini. La presunta colpevole da anni mandava lettere minatorie anonime agli abitanti del quartiere Villaggio dei fiori, nello stesso paesino in cui risiedeva a san Mauro Pascoli in provincia di Cesena. L'arresto e i domiciliari erano stati chiesti l'anno scorso dal pubblico ministero Filippo Santangelo. Un'inchiesta durata anni, e su cui i carabinieri del luogo hanno saputo far luce, scoprendo l'identità della persona che da 5 anni mandava lettere anonime con minacce e insulti a quasi tutti i residenti della zona.

Moltissime erano infatti le denunce che erano state presentate dalle vittime del paese, che a mezzo posta venivano frequentemente molestate.

La trappola degli inquirenti

All'identità della colpevole i carabinieri erano riusciti a risalire grazie ad un sistema GPS, con il quale monitoravano gli spostamenti della sospettata e visionando le immagini di alcune telecamere di sorveglianza collocate in un centro commerciale di Santarcangelo, località dove la donna lavora. In seguito poi anche ad un articolo che la signora aveva postato su internet e che ha permesso agli inquirenti di risalire al pc della molestatrice.

Il reato sussiste

All'inizio il giudice per le indagini preliminari, Luisa Del bianco, non aveva accolto la richiesta degli arresti domiciliari per la donna perché, secondo lei, non sussisteva fondamento di reato.

E' stato il magistrato Santangelo a presentare ricorso al tribunale di Bologna, che alcuni giorni fa ne ha accolto le motivazioni. La signora avrebbe realmente commesso atti di persecuzione con minacce, riconducibili al reato di stalking. La presunta colpevole comunque non è stata arrestata, occorre che la decisione sia definitiva.

Se la donna farà ricorso in Cassazione, potrebbe restare libera fino alla decisione della suprema corte.

Diffusione del reato di stalking in Italia

Il reato di stalking consiste in una serie di atteggiamenti o atti persecutori nei confronti di una vittima, che a causa delle molestie continue subisce un disagio fisico e psichico.

Il reato è punibile secondo l'articolo 612 del codice penale in Italia. In questi anni si è discusso moltissimo sul fenomeno sempre più in crescita. E con l'enorme diffusione dei social network i casi di stalking sono aumentati circa del 20%. Infatti sia il cyberbullismo che il reato del molestatore ossessivo, hanno richiamato sempre più interesse da parte degli inquirenti e dalle istituzione.