Giovanni Esposito è un cittadino con disabilità della provincia campana di Avellino e ha deciso di far sentire la propria voce per cercare di cambiare le cose nella zona in cui risiede. L'uomo ha scelto di fare un esposto in cui viene descritta una situazione sicuramente sconcertante: parcheggi che vengono occupati in modo inopportuno, pali della metropolitana leggera installati sugli scivoli per le persone con disabilità o al centro dei marciapiedi, ascensori degli edifici pubblici mai installati o non idonei. Questo è quanto è stato denunciato alla Procura, che ha così potuto apprendere come tante persone si ritrovino a dover combattere su base quotidiana per vedersi riconosciuti dei sacrosanti diritti.

Esposito, una voce per i diritti delle persone con disabilità

Non è la prima volta che Esposito si espone in prima persona per mettere in luce determinati fatti. L'uomo ad esempio ha già segnalato ai media notizie riguardanti abusi sui contrassegni per le persone con disabilità, sostenendo come l'uso indiscriminato di questo strumento spesso finisca per arrecare danni a coloro che ne hanno realmente bisogno e che, in tanti casi, è capitato che soggetti aventi diritto morissero e il tagliando non venisse restituito. Tanto la polizia municipale, quanto l'assessorato alle politiche sociali, una volta informati sui fatti, si sono mostrati disponibili allo svolgimento di controlli, ma per effettuarli è necessaria la collaborazione dell'Asl, la quale possiede l'anagrafe dei contrassegni, e fino a questo momento, nonostante le sollecitazioni, non sono ancora state ottenute delle risposte precise.

L'appello al procuratore

Per quanto riguarda l'installazione dei pali delle metro, Esposito ha dichiarato di aver effettuato più volte delle segnalazioni e di essersi sentito rispondere che gli scivoli verranno spostati; poiché però, a questo punto, in diversi casi l'accesso avverrebbe dalla carreggiata delle auto, chiaramente la situazione non andrebbe a risolversi.

In merito, invece, agli ascensori inadeguati, Giovanni ha citato in primis il caso della Asl situata a Piazza Kennedy, nella quale sono presenti gli uffici dedicati alle pratiche delle persone con disabilità. Qui l'ascensore non è idoneo all'ingresso delle carrozzine, il che impedisce a chi le utilizza di poter svolgere in maniera autonoma le proprie commissioni.

Un altro esempio, poi, è quello della piscina comunale. In questo caso, addirittura, l'ascensore non è mai entrato in funzione, nonostante le tante segnalazioni. Esposito, insieme agli altri membri del comitato di cui fa parte, chiede al procuratore Rosario Cantelmo che vengano semplicemente rispettati dei diritti. A questo punto, si arriverà a dei risultati concreti, rispetto a quelli deboli a cui hanno portato le denunce mediatiche?